GLOSSARIO : D

lettera D   (voci in continuo aggiornamento)


D
. Nota della scala naturale corrispondente al nostro RE


D-throw.
Abbellimento, chiamato anche “throw on D”. quello chiamato “light D-throw” è il più comune ed è costituito da : nota melodica seguita da una serie di gracenotes (Low-G, D, C) e chiusa sulla nota melodica D. La versione “heavy” prevede : nota melodica seguita da gracenotes (Low-G, D, Low-G, C) chiusa dalla nota melodica D.


DABM.
(abbreviazione) Director of Army Bagpipe Music. Carica create nel 1968 presso la Army School of Bagpipe Music in Scotland.


darado.
Abbellimento spesso chiamato anche “bubble/bubbly note”


dare.
Movimento molto veloce che si trova nelle composizioni piobaireachd.


day wear.
Abbigliamento informale; nel caso si usi anche uno sporran eè bene che questo sia di pelle ed il più semplice possibile


day wear plaid.
Plaid usato dal piper non “plissettato” ma semplicemente più volte ripiegato su se stesso in modo da ridurne l’ampiezza ad un quarto. E’ posto a cavallo della spalla sinistra con le frange che pendono sia sul davanti che sul di dietro. Da non confondersi con il “fly plaid”.


DCM.
(abbreviazione) Distinguished Conduct Medal.


deburring tool.
Utensile metallico per intagliare i fori del chanter.


Delrin.
Resina sintetica usata in sostituzione del legno nella manifatture di cornamuse e practice chanter.


dicing.
Striscia di tessuto a schacchi, spesso usata sui Glengarry, Bonnet e ghette, a due o tre colori alternati.


dirge.
Composizione musicale adatta A FUNERALI. Il termine proviene dalla prima parola in latino usata nella liturgia religiosa.


dirk.
Un lungo coltello, non una spada, usualmente indossato al fianco destro; considerevolmente più grande dello sgian dubh


dismount.
Una serie di note (opzionale) o una corta frase melodica aggiunta da piper al termine del brano eseguito. Trattasi di pratica adottata in modo controverso dai piper.


dithis.
Variazione che si rinviene nelle composizioni piobaireachd.


dithis doubling.
Variazione che si rinviene sempre nelle composizioni piobaireachd


double echo beat.
 “strike” seguito, dopo una breve pausa, da altro “strike” leggermente più lungo sulla medesima nota in modo tale da dare l’impressione di una “chiamata” e di una “risposta”, come avviene con il fenomeno dell’eco, appunto.


double gold medalist.
Quando, nel medesimo anno, si vince la medaglia d’oro sia ad Oban che a Inverness.


double reed.
Ancia doppia, costituita quindi da due lamelle contrapposte (ancia del chanter).


double tone.
Situazione che si verifica quando si “attivano” i bordoni, normalmente il suono prodotto è a un pitch più alto del normale e si stabilizza con l’aumento della pressione dell’aria raggiungendo il pitch normale.


doublet.
Tipo di giacca di taglio estremamente formale.


doubling.
Sequenza di note eseguite in rapida successione per sottolineare un passaggio da una nota all’altra della partitura. Non vengono calcolate ai fini della determinazione della lunghezza di una battuta e sono essenziali per creare il tipico effetto vibrato così caratteristico del suono della cornamusa


dre.
Tecnica molto veloce propria del piobaireachd.


drone cap.
Disco, usualmente in argento, avorio o imitazione d’avorio, che avvolge la parte terminale del top del bordone.


drone cords.
Vedi “cords


drone lock.
Espressione informale che indica il momento in cui i bordoni sono perfettamente intonati tra di loro.


drone valve.
Usualmente posizionata alla base dello stock del bordone all’interno della sacca per consentire la regolazione dell’afflusso di aria all’interno dei bordoni con lo scopo di stabilizzare in modo omogeneo la pressione della colonna d’aria in modo da raggiungere una maggiore stabilità di suono e degli “strike in” e “cut off” più puliti e semplici da eseguire. Il volume del suono risulta leggermente più basso. Utilizzabili solo con sacche munite di zip.


drones.
Nella cornamusa, i tre lunghi “tubi” di legno tenuti insieme dal “cord” che producono una nota fissa ognuno. La cornamusa ha tre drones, uno basso (bass o base drone) e due tenori (tenor). Tutti suonano un si bemolle, i tenori un ottava più bassi del low A del pipe chanter, il bass drone due ottave più basso. I drone sono composti da varie parti ad infilo, due per i tenor e tre per il bass che, scorrendo l’una rispetto all’altra, consentono di aggiustare il suono quando si effetua il complesso procedimento di accordatura dello strumento. Ciascun drone contiene un’ancia singola (drone reed, v. sotto la voce reed) che andrà opportunamente accordata con le altre e con il chanter (v.)


drum.
 Tamburo. Complemento tradizionale delle cornamuse in una pipe band (v.) sono i tamburi, che si distinguono in side drums (rullanti), tenor drums (timpani e bass drum (grancassa).


drum major.
Componente di una pipe band che, durante la marcia, precede la formazione reggendo una “mazza”. Impartisce gli ordini alla pipe band limitatamente alla fase di inizio, direzione e arresto della fase di “marcia” ed al posizionamento sul campo della formazione musicale. Abbreviato in DM


drum sergeant.
“Tamburino Capo”, colui che dirige gli altri componenti del drums corps. Abbreviato in DS


drummer’s plaid.
Un ampio pezzo di tartan di forma rettangolare recante frange viene drappeggiato a cavallo della spalla sinistra e fissato da una borchia sulla parte frontale della medesima spalla. E’ più piccolo del “full plaid” usualmente indossato dai pipers, in quanto l’uso della versione “full” potrebbe interferire con i movimenti del suonatore di tamburo. Conosciuto anche con il nome di “half plaid”


DS, D/S, D.S.
(abbreviazione) Drum sergeant.


duty sash.
Larga fascia di tessuto (spesso di colore rosso), indossata intorno alla vita o diagonalmente al torace partendo dalla spalla destra verso il fianco sinistro. Usualmente indossata nelle pipe band dai Pipe/Drum Major e Pipe/Drum Sergeant.