MG REEDS – ANCE PER BORDONI

Quando si affronta l’analisi di un nuovo prodotto si dovrebbe essere il più asettici possibile e, forse, anche un po’ spietati; un tale atteggiamento mentale risulta essere il più consono alla funzione di “informazione” che questa rubrica pretende di adempiere.

Un atteggiamento particolarmente enfatizzante il prodotto in esame potrebbe, da un lato, far scivolare il contenuto dell’articolo da “recensione” a “inserzione pubblicitaria”, dall’altro, potrebbe influenzare i lettori inducendoli a ritenere che “quel” prodotto abbia caratteristiche tali da renderlo preferibile rispetto ad altri.

Premesso questo “predicozzo” iniziale e premesso che raggiungere il risultato dello “strumento perfetto” è, nel caso della G.H.B., una mera aspirazione fatta di tentativi (i più strani), di combinazioni di componenti e di materiali, di alchimie esoteriche, percorso questo assimilabile in senso metaforico alla ricerca del Graal; premesso ancora che quel singolo prodotto può andare bene per la cornamusa “X” ma non altrettanto bene se montato sulla cornamusa “Y” e che, anche solo per tale ragione, le esperienze positive dell’uno non necessariamente si traducono automaticamente in esperienze altrettanto positive anche per gli altri; tutto ciò premesso, nel caso che ci occupa, sento di dover abbandonare la “retta via” per parlarvi di un “prodotto” e di una “persona” al tempo stesso.

Non so di che segno essa possa essere ma sicuramente il conoscere direttamente “la persona” contemporaneamente al “prodotto” ha una fortissima influenza in termini psicologici sulla valutazione del prodotto medesimo.

Una sensazione simile a quella che andrò a narrare l’ho vissuta – ormai diversi anni fa – quando andai a trovare Bob Shepherd e a visitare il suo laboratorio : le sue parole, il suo magnetismo, l’odore del suo “Montecristo” – che, più che un sigaro, sembrava un bordone basso – contribuirono a farmi precipitare in un imbuto di affabulazione che mi portò a “sposare” integralmente la sua “WAY” fatta, per dirla breve, di “procedure all’incontrario” (Alberto ricorderà quante volte abbiamo discusso di ciò, sopratutto dopo una sua visita alla Shepherd !).

Ebbene, in occasione dell’ultimo BIG Gathering mi è accaduto qualcosa di simile ascoltando Rory Grossart mentre ci illustrava le operazioni da compiere per un corretto e proficuo “set up” delle ance da bordone.

E’ da premettere che Rory, pur ovviamente utilizzando nel workshop le ance di propria produzione, non ha fatto alcun cenno a tale circostanza né si è soffermato sulle caratteristiche del prodotto magnificandone le qualità.

Non una parola sui materiali usati per “quelle” ance, non un cenno sulle qualità tonali, nulla sul bilanciamento tenori/basso, solo una lucida e chiara esposizione sulle procedura da seguire per il corretto settaggio delle ance.

Solo in due momenti Rory ha parlato nello specifico delle sue ance e di alcune loro peculiari caratteristiche costruttive; ciò è avvenuto quando ci ha fatto notare che la “vite” di regolazione del “pitch” da lui adottata era “cava” (con conseguente ulteriore possibilità di innalzamento del pitch mediante riempimento di detta cavità) e quando ci ha detto e dimostrato come, grazie alla “modularità” di quelle ance, era possibile raggiungere l’accordatura a 440 Hz semplicemente montando sull’ancia delle prolunghe appositamente realizzate.

                                           

 

Alla inusuale “riservatezza” di Rory ed al suo stile non da “piazzista” farò invece io da contrappeso, ma sempre nei limiti della decenza e di un’illuminata (leggasi “inquinata”) obiettività.

                                                       

 

Utilizzo le MG Reeds da quasi 2 anni sulla mia Dunfion, dopo aver provato praticamente tutte le ance da bordone presenti sul mercato senza aver mai raggiunto risultati entusiasmanti.

Devo premettere che la mia cornamusa, sempre apprezzata per ragioni estetiche, non godeva di altrettanta reputazione sotto il profilo tonale e di volume sonoro perché costruita secondo logiche di controtendenza che la ponevano ad un pitch molto prossimo ai 440 Hz e a sviluppare un suono dei bordoni molto “quieto”.

Ebbene l’impiego delle MG Reeds ha letteralmente trasformato la risposta dei miei bordoni e ciò non è frutto di una mia impressione ma è stato “certificato” da tutti coloro (ivi compreso Alberto) che avevano la possibilità di comparare il “prima” con il “dopo”.

A ciò si aggiunga che, grazie all’illuminante workshop di Rory, riempiendo la cavità della vite di regolazione del pitch, sono riuscito finalmente a raggiungere sulle tuning slides la posizione ottimale di accordatura cosa da sempre tentata ma mai ottenuta in precedenza.

Ma adesso usciamo dall’esperienza “assolutamente” personale e vediamo di dare uno sguardo meno superficiale al prodotto.

 

                                         

In primo luogo è da rimarcare che per la realizzazione del “corpo” dell’ancia non è stato utilizzato materiale plastico ma del materiale composito ottenuto dalla “fusione” di carta e di fibre legnose e senza l’applicazione di alcuno strato superficiale di vernice.

Tale soluzione è stata adottata per evitare il suono “aspro” prodotto normalmente dalla plastica e per consentire un “naturale” effetto di assorbimento della condensa simile a quello che si registra sulle tradizionali ance di canna.

Altra scelta ragionata è quella che ha investito la vite di regolazione del pitch : essa è stata realizzata in alluminio per attrarre e concentrare su di essa (in quanto componente più fredda) in via immediata la condensa in modo da tenerla lontana dalla linguetta vibrante; la presenza di un piccolo anello in materiale siliconico posto alla base dell’innesto vite/corpo dell’ancia funge da sigillo impedendo alla condensa di penetrare all’interno del corpo dell’ancia attraverso la filettatura della vite.

L’anello (rosso) di silicone ha anche la funzione di bloccare la vite di regolazione del pitch in modo da evitare accidentali spostamenti di essa : una volta aggiunto il pitch desiderato, basterà far scorrere l’anello fino a farlo combaciare con il corpo dell’ancia e quindi girare di circa 1/8 di giro in senso orario la vite di regolazione. Tale operazione avrà la duplice funzione di sigillare il corpo dell’ancia e di bloccare in posizione la vite di regolazione.

Altrettanto non casuale è la presenza di una doppia “bridle” sul corpo dell’ancia un di gomma e l’altra di materiale siliconico. Tale accorgimento garantisce un duplice risultato :

bloccare la bridle di regolazione di apertura/chiusura della linguetta vibrante in modo da impedirne l’accidentale spostamento ad esempio durante l’operazione di inserimento/smontaggio del bordone dallo stock, o , durante il funzionamento, lo slittamento determinato proprio dalla vibrazione della linguetta.

– evitare il propagarsi di vibrazioni sgradite dalla linguetta al corpo dell’ancia.

E’ indispensabile che le due “bridle” restino sempre solidali tra di loro.

Qualche parola in più sull’ancia del bordone basso :

questa è, delle 3, l’unica ancia dotata di linguetta vibrante in fibra di carbonio.

Ma è possibile avere anche la versione “inverted bass”, in tal caso verrà fornito un corpo ancia dotato di linguetta vibrante in plastica e di dimensioni leggermente inferiori.

Tale “inverted bass” reed potrà essere ottenuto semplicemente:

svitando dai rispettivi alloggiamenti il pezzo d’innesto con il bordone e la vite di regolazione del pitch;

ruotando il corpo dell’ancia

avvitando i pezzi nuovamente al loro posto ma in sedi invertite.

                                                           

Ma è il caso di spendere ancora qualche parola su un’altra opportunità offerta dalle MG Reeds : la possibilità di raggiungere il “concert pitch” di 440 Hz aggiungendo degli adattatori/prolunghe appositamente realizzati. L’utilizzo di tali adattatori consentirà il raggiungimento del risultato voluto immediatamente e per messo di una semplice operazione.

                                         

                         

Basterà, in fatti, rimuovere la vite di regolazione del pitch e avvitare in sede l’adattatore.

Terminata l’esigenza di suonare a 440 Hz, basterà semplicemente rimettere tutto al suo posto originario.

Semplice come tutte le cose geniali !

Ovviamente gli MG Reeds (nelle varie versioni e con gli accessori richiesti) sono disponibili

nell’ API SHOP.