ANCHE ALLE HAWAI !

riceviamo da Andrea Bartolucci e volentieri pubblichiamo questo suo primo scritto “esotico”.

Salve a tutti amici! Fortunatamente sono riuscito a scampare a malocchi e macumbe dei numerosi invidiosi, e a tornare sano e salvo alla routine giornaliera del mondo terreno, cosa che avevo oramai rimosso dalla mente come un brutto incubo.

Chi di voi è intervenuto sul forum le settimane scorse, precisamente sotto la sezione “Di tutto, di più” nella discussione “Pipe Band nel mondo”, avrà di certo letto cose riguardo le mie esaltanti avventure nella parte del globo terrestre esattamente opposta alla nostra bella Italia (per chi non fosse bravo in geografia, parliamo delle isole Hawaii ) e avrà già avuto modo di conoscere una insolita Pipe Band: “The Dogwatch”, che allora io stesso presentai dopo averla scovata durante il mio soggiorno là, in “Paradiso”.

Alla fine, per una serie di problemi “tecnico-logistici”, purtroppo non  riuscii ad avere il piacere di un incontro reale con i membri, nonostante la loro grande disponibilità e l’invito personale alle loro esibizioni, così il tutto sfumò in un, comunque gradito, scambio virtuale di saluti e ringraziamenti.

E’ davvero bizzarro il destino a volte, perché fu proprio questa “delusione” che mi portò, “zig-zagando” on-line, alla scoperta di un’altra Pipe Band, decisamente più importante in termini di prestigio e motivo del presente articolo.

Sto parlando dei “Celtic Pipes & Drums of Hawaii”, band fondata nell’ 85, attualmente operativa con 18 pipers, 4 drummers e addirittura un team di danza irlandese chiamato “Irish Jig”.

                                

La band ha sede ad Honolulu, e oltre che impersonare lo spirito scozzese della città, ha l’onore di rappresentarne ufficialmente i dipartimenti di Polizia e Vigili del Fuoco.
Invito a dare un occhiata al sito web (
http://www.lava.net/~cpdh/hawaii.html), di sicuro molto semplice, essenziale, quasi scarno e con un’orribile player di sottofondo, ma capace di presentare, in modo chiaro e conciso, la band.

La cosa che al di là di tutto ciò mi ha spinto a scrivere di loro, riguarda l’incontro, che questa volta sono riuscito ad avere, con il Pipe Major Mr. Dann Quinn e con un piccolo gruppo di allievi aspiranti pipers, durante la loro consueta lezione del sabato mattina. 

                                  

Avrei avuto l’onore di conoscere i componenti della Band e di assistere alle prove generali dell’intera Pipe Band, se non che tale occasione era programmata il mercoledì sera successivo al mio ritorno a casa.  

Fui invitato quindi a partecipare, con tanto di practice chanter (si si!!! me l’ero portato dietro fino là, tanto capirete che le mie interferenze psichiche da aspirante piper sono ad uno stadio oramai avanzato), e oggi ho veramente piacere di condividere con voi il racconto di un’esperienza bellissima, che di certo non dimenticherò facilmente.

Ciò che innanzitutto mi colpì, entrando nella fatidica stanza della lezione, fu Mr. Quinn, stereotipo del nonno buono, gentile e premuroso di uno spot TV, e, subito dopo, la variegata schiera di “aspiranti esauriti” composta da giovani miei coetanei fino ad arrivare a Bob, arzillo ottantenne (che poi scoprii, si dilettava a suonare pure la uillean-pipe ,,,, come dire… alla faccia il nonnino!!!).

Immediatamente tutti  mi salutarono e accolsero come se facessi parte di loro da sempre, senza il minimo atteggiamento di imbarazzo e senso di formalità che c’è spesso nei nuovi incontri, e, senza perdersi in troppi discorsi, iniziarono subito ad eseguire alcuni brani mentre io mi fiondai a “scartabellare” nei loro raccoglitori di spartiti.

                                  

Dopo un po’ mi chiesero quale  brano conoscessi per poterlo eseguire assieme e, soffiando soffiando, le due ore di lezione trascorsero senza neppur avere il tempo di realizzare quello che stavo vivendo.


Al termine, dopo lo scambio di saluti con i compagni di soffio, rimasto solo con Dann, iniziai a presentargli la nostra associazione, la sua organizzazione, gli eventi, le referenze, i membri, la Spring School....iniziammo un reciproco scambio di informazioni sulle nostre rispettive “famiglie”.

 


                                  

Ebbi così modo di apprendere che la maggior parte delle loro cornamuse erano prodotte da uno dei membri, in Texas, e io gli feci eco pavoneggiando il nome del nostro mitico Franco Calanca…….. mi raccontò delle varie manifestazioni a cui  avevano partecipato……..venne fuori che anche lui aveva avuto l’occasione di vedere dal vivo Fin Moore e il grande Hamish…….insomma ci perdemmo dietro alle curiosità e alle reciproche domande che lui seguiva attentamente con interesse esponenziale fino a che un’occhiata all’orologio lo richiamò improvvisamente ai suoi impegni (era passata quasi un’oretta) e fu costretto a salutarmi.


Pensai sarebbe stato carino lasciargli un ricordino del B.I.G e così, dopo la stretta di mano, gli regali le uniche due cose che avevo portato con me (so che sembrerà un po’ triste!) : la raccolta di spartiti della Spring School 2007 e la copia di “Piping Today” ricevuta all’ultimo Gathering, in cui c’era l’articolo che parlava della Spring School……….. il suo entusiasmo nel riceverli mi suggerì che comunque  avevo fatto davvero cosa gradita.


Dopo la partenza di Dann credo di essere rimasto impalato, immobile  all’interno della stanza vuota, per altri 10 minuti buoni, come se lo spirito avesse abbandonato il mio corpo ! In quel momento infatti iniziai finalmente a razionalizzare gli avvenimenti che poco prima mi avevano coinvolto in prima persona; iniziai a pensare a come l’atmosfera, il sentimento che univa questa Pipe Band, fosse così analogo a quello che pochi giorni prima avevo provato al Gathering……pensai a come la passione per questo strumento, la sincera voglia di stare insieme, fossero componenti talmente forti da contagiare anche persone tanto lontane e diverse da noi, eppure così vicine ai valori e ai principi che contraddistinguono il B.I.G.


Mi convinsi ancora di più che l’amicizia, l’umiltà, la generosità e la disponibilità di persone come Duilio, Alberto, Mario, ecc…e come Dann (puntualizzo che i “Celtic”, sono pure loro un’organizzazione no-profit che insegna completamente gratis e che si regge sulle sole libere donazioni private o pubbliche) sono ricchezze per le quali vale la pena dare tutti se stessi ….in alto i violini!!!…no dai … scherzo, ma son cose che vanno dette e scusandomi per la inevitabile prolissità, vi allego alcune foto dell’ incontro e  chiudo con due righe sull’ ”Hawaiian Scottish Association” a riconferma dell’inaspettato e considerevole “sottobosco scozzese” delle Hawaii.


Anche in questo caso parliamo di una “
501(c)(3) organization”, cioè associazione no-profit, nata per il coordinamento dell’Hawaiian Scottish Festival, manifestazione folcloristica primaverile (si tiene all’inizio di Aprile) che raccoglie giochi, competizioni e raduni di tematica scozzese, davvero suggestivi e pittoreschi, il sito è ( http://www.scotshawaii.org/)………..


Vi aspetto sul forum (cerchiamo di utilizzare il post già esistente “Pipe band nel mondo” ) per  sapere che ne pensate e per parlarne assieme,

 grazie per l’attenzione (come direbbero al TG) e un abbraccio a tutti voi !!!

ciao!……anzi…………ALOHA !!!

Andrea