ANCE DA BORDONE FOR DUMMIES

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Parafrasando una celebre serie di manuali di vario genere ho realizzato questo tutorial con lo scopo di far capire a fondo come funzionano e soprattutto come si testano le ance dei bordoni.

Visto che il manuale prevede anche delle animazioni si consiglia di avere una connessione a banda larga per non avere tempi di attesa troppo lunghi per il caricamento.

Se il vostro browser vi chiede di attivare gli script dite di si altrimenti non vedrete le animazioni.

A volte potrebbe essere nescessario attendere un po’ perche le animazionisi carichino.

Il settaggio delle ance da bordone.

In questo manuale scopriremo come occorre settare le ance da bordone e perché occorre farlo.

Prima alcune raccomandazioni sull’uso:

1) Premere il pulsante Play per far partire le animazioni

2) Nauralmente i movimenti della briglia nelle animazioni sono esagerati. Così come la vibraione dell’ancia non è certo quella reale

Prima parte: Perché occorre settare le ance dei bordoni.

Il settaggio delle ance dei bordoni persegue principalmente due scopi, il primo è quello di ottenere un buon suono da parte dei bordoni, ma altrettanto importante è il fatto che le ance settate correttamente sono meno “voraci” di aria e quindi ci permettono uno sforzo fisico minore a tutto vantaggio delle concentrazione sulla musicalità del brano.

Per prima cosa dobbiamo conoscere il punto ideale in cui i bordoni devono essere accordati per avere un buon suono. Questo punto è, per i bordoni tenori la zona alta dei tuning slide , ovvero dove si comincia ad intravedere il filo.

Vedi immagine 1

Immagine 1 Bordone accordato nel punto corretto

Infatti se per essere accordati dobbiamo abbassare la parte alta del bordone troppo vicino alla sacca otterremo, una cornamusa accordata, ma a prezzo di una scadente qualità del suono dello stesso. Infatti per la conformazione delle camerature interne il suono risulta migliore quando il bordone è accordato come illustrato dall’ immagine 1.

Non vedrete mai un piper con i tenori accordati come nell’ immagine 2.

In questa posizione il suono che uscirà dal bordone non sarà buono e se scendiamo ancora sul tuning slide peggiorerà ulteriormente.

Immagine 2 Bordone accordato nel punto sbagliato

Per il bordone basso il discorso è leggermente diverso. Il basso, come sappiamo, ha due tuning slide quello superiore, come per i tenori, dovrà essere messo nella parte alta dei tuning slide e visto che per accordare il basso agiamo sul tuning slide inferiore lì dovrà restare per i secoli dei secoli, quello inferiore dovrà trovarsi a circa due terzi del tuning slide.

Vedi immagine 3

Immagine 3 Basso accordato nel punto corretto

Per ottenere questi risultati è indispensabile settare le ance come illustreremo più avanti.

Un’altra importantissima regolazione è quella che ci permettere di decidere quanta aria uscirà dalle ance, questo determina, oltre lo sforzo che facciamo anche il volume dei bordoni. Più aria uscirà più sforzo faremo e maggiore sarà il volume dei bordoni.

Quindi se abbiamo un’ancia del charter potente dovremo far uscire più aria per ottenere più volume dai bordoni in modo che il suono sia equilibrato, se invece suoniamo un’ancia da chanter con poco volume dovremo “chiudere” le ance dei bordoni altrimenti questi copriranno troppo il suono del charter.

Naturalmente i due tipi di risultato che cerchiamo di ottenere, ovvero punto corretto del tuning slide e giusta quantità di aria si influenzano a vicenda.
Prima di iniziare la parte che descrive il settaggio vediamo a grandi linee cosa fa di preciso l’ancia, come lavora e le parti che la compongono.

La lamella dell’ancia da bordone quando viene investita dal flusso d’aria inizia a vibrare e la vibrazione produce un suono che chiamerò suono base dell’ancia (questa non è un denominazione tecnica è giusto per capirsi), questo suono base se incanalato in un tubo, come nel caso dei nostri bordoni, produrrà una nota tanto più bassa quanto più lungo è il tubo, quindi tanto più il suono base dell’ancia è acuto tanto più lungo dovrà essere il tubo per raggiungere la stessa nota, questa nozione lapalissiana ci servirà per meglio comprendere come si dovrà settare l’ancia.
Vediamo adesso nell’immagine 4 le parti che compongono una moderna ancia ancia sintetica, in questo caso una MGReeds.

Immagine 4 Ancia MGReeds

Nell’animazione il montaggio delle varie parti. Se non vedete il video questo è il link per aprirlo da youtube

Se l’animazione non parte premere Stop (il pulsante quadrato del Player) e poi ripremere la freccia di Play

Questo tipo di ancia 2 parti in più rispetto a molte altre, spesso infatti non troviamo in altre il ferma briglia (indicato in blu) e l’anello rosso anti spostamento–anti grippagggio (indicato in bianco), il loro scopo è: per il primo di fermare eventuali spostamenti indesiderati della briglia e per il secondo impedire uno svitamento indesiderato dalla vite del pitch e impedire che il flusso di umidità vada ad insinuarsi nella vite bloccandola, nelle nostre istruzioni prenderemo in considerazioni solo le altre parti che sono comuni a tutte le ance.

Vediamo adesso come lavora l’ancia. L’aria investe l’ancia e fa vibrare la linguetta, questa vibra per tutta la lunghezza libera fino alla briglia che ne blocca il movimento producendo il suono base.

Questo ci fa capire l’importanza della briglia è lei infatti che determina la lunghezza della parte vibrante della linguetta e quindi sia la quantità di aria che esce dall’ancia e il fatto che il suono base sia più o meno acuto. Infatti come per tutti i corpi vibranti più è corta la lamella più il suono sarà acuto in quanto questa vibrerà più velocemente, mentre è ovvio che una lamella più lunga produrrà una vibrazione più lenta, ma anche una maggiore fuoriuscita di aria dall’ancia, è quindi importante settare l’ancia per cercare un punto di equilibrio tra la quantità di aria che esce, determinando così il volume e la lunghezza della parte vibrante della lamella che determina l’altezza, intesa come nota, del suono base, infine dobbiamo tener conto che diminuendo la lunghezza della parte vibrante oltre un certo limite l’ancia smetterà di vibrare “stoppandosi”.

Nelle ance di canna l’unica regolazione possibile era spostare la briglia, vista questa limitazione poteva succedere, volendo un’ancia abbastanza “aperta, per aumentare il volume dei bordoni, che questa producesse un suono base molto grave e per essere correttamente accordati avremmo avuto la parte alta dei bordoni molto in basso sul tuning slide con conseguente decadimento della qualità del suono. Viceversa se volevamo un’ancia più chiusa il suono base poteva essere talmente acuto che saremmo dovuti salire troppo sul tuning slide fino, a volte, a non riuscire ad accordare perché il tuning slide non era sufficientemente lungo.

Unica soluzione a questi problemi era cambiare l’ancia cercandone una più piccola e quindi intrinsecamente più acuta nel primo caso o più grande nel secondo.

Nelle moderne ance sintetiche questo problema è stato risolto dotandole di una vite di regolazione del pitch, indicato in verde nella figura 4. Lo scopo di questa vite è quello di aumentare o diminuire la lunghezza dell’ancia in modo che a parità di lunghezza della lamella vibrante, regolata dalla briglia l’ancia produca un suono base più o meno acuto. Naturalmente svitando si allunga l’ancia e si ha un suono più grave, avvitando si accorcia e quindi il suono risulterà più acuto.

Nell’animazione la lamella vibra, viene abbassata la briglia e l’ancia vibra più velocemente e rende il suono base più acuto, per tornare al il suono base precedente, ma con minor aria in uscita, visto che abbiamo abbassato l’ancia, viene svitata la vite del pitch. Nell’animazione il montaggio delle varie parti. Se non vedete il video questo è il link per aprirlo da youtube

Seconda parte

Come si settano le ance da bordone.

Visto che questo manuale è dedicato hai principianti si suppone che avete un’ancia del charter abbastanza debole e difficoltà con il soffio quindi la prima cosa da fare è trovare il punto in cui l’ancia “consuma” la minor quantità d’aria possibile.

Questo avviene con ance abbastanza chiuse, ovvero con la briglia posizionata in maniera da avere la lamella più corta possibile compatibilmente con il funzionamento dei bordoni, infatti se accorciamo troppa la lamella ad un certo punto questa non vibrerà più.

Inserite le ance nei bordoni facendo attenzione che siano ben stabili nella sede, nel caso andassero un po’ larghe occorrerà aggiungere del filo nella parte in fucsia della foto.
Fatto questo prendiamo il bordone e mettendolo in bocca soffiamo, se l’ancia non suona e il tutto sembra tappato probabilmente la briglia è troppo in basso e non permette a l’ancia di vibrare, tiriamo la briglia leggermente in alto e riproviamo fino a che non otteniamo il suono del bordone.

Se invece suonava anche prima spostatela verso il basso per gradi fino a quando il bordone si stoppa quindi risalite di un poco. In questo modo avete trovato il punto in cui il bordone suona emettendo la minima quantità possibili di aria, naturalmente non è del tutto vero in quanto non siete in grado di riprodurre a bocca l’esatta pressione che avete nella cornamusa, ma è un inizio giusto per trovare la “zona” giusta dove posizionare la briglia, infatti per settarla bene dovrete comunque provarla nella cornamusa .

Adesso fatelo anche con le altre ance, per il basso a volte è veramente dura, vista la lunghezza dell’ancia è un lavoro da mangiatore di spade se non ci riuscite fatelo inserendolo nella cornamusa.

A questo punto inserite i bordoni con le ance nella sacca con il chanter ben accordato e provate a suonare se le ance si stoppano tirate la briglia verso l’alto fino a quando suonano altrimenti procedete nel senso opposto, in questa fase non badate all’accordatura dobbiamo solamente trovare il punto in cui i bordoni suonano richiedendo meno aria possibile, ma tenete i bordoni nella zona giusta del tuning slide provate per tentativi un’ancia alla volta. Attenzione i movimenti della briglia devono essere minimi si parla di circa un millimetro o meno.

A questo punto avete ottenuto un suono stabile con la minor quantità di aria possibile.

Adesso dobbiamo regolare le ance in maniera che i bordoni risultino accordati nelle zone ottimali dei tuning slide. Naturalmente procediamo un ancia alla volta, cominciate accordando il tenere esterno e tappate il basso ed il tenore centrale, naturalmente il charter deve essere accordato soprattutto nell’ottava tra High A e Low A (questo sarà materia di un altro manualetto).

Adesso che avete accordato il tenore guardate in che punto è posizionato il bordone sul tuning slide se è nella zona giusta avete avuto fortuna e passate all’atro bordone altrimenti possono essere successe due cose o avete dovuto spingere in giù come nell’immagine due o addirittura siete arrivati in alto fino a finire il tuning slide senza riuscire ad accordare. Nel primo caso vuol dire che l’ancia ha un suono base troppo basso per cui dovete accorciare l’ancia per rendere più acuto il suono base per fare questo avvitate la vite di regolazione del pitch e riprovate fino a trovare il punto giusto. Nel secondo caso ovviamente procedete nel senso opposto svitando per allungare l’ancia.

Nella seguente animazione, effettuato in continuo in un ipotetico bordone di vetro con del fumo per visualizzare il passaggio dell’aria, viene effettuato il seguente settaggio: si parte da un’ancia troppo aperta e con il bordone accordato troppo in basso sul tuning slide. All’inizio si chiude l’ancia e si riaccorda, ma a quel punto siamo troppo in alto. Allora svitiamo la vite di pitch e riaccordiamo nel punto giusto. Nell’animazione il montaggio delle varie parti. Se non vedete il video questo è il link per aprirlo da youtube