GORDON DUNCAN’s TUNES

Il seguente articolo è apparso nel numero 27-2007 di Piping Today. Il libro di composizioni cui si fa riferimento è stato pubblicato nell’estate di quell’anno con il titolo ‘Gordon Duncan’s Tunes’, in concomitanza con l’uscita di un cd comprendente le registrazioni di trasmissioni radiofoniche e di una musicassetta, a lungo introvabile, realizzata nel 1990. Una rarità Greentrax che va sotto il titolo di ‘Just for Gordon’.    

Per oltre trent’anni Gordon Duncan ha composto brani con l’energia incontenibile del genio, ma solo negli ultimi dieci anni di vita ha imparato la notazione musicale.

Molti dei suoi tunes si sono diffusi nella comunità internazionale dei pipers e oltre, trasposti su altri strumenti, attraverso le registrazioni e tramite internet, in modo tale da circolare sotto varie forme, attribuiti ad altri o senza alcuna attribuzione. Gordon Duncan era divertito e orgoglioso che tanti suoi brani avessero catturato le orecchie e l’interesse di così tante persone e fossero eseguiti dappertutto.

Il fratello Ian dice: Era però un po’ turbato del fatto che molti di essi fossero eseguiti in pubblico con frasi e note completamente sbagliate. ‘So che ogni tanto suonava abbellimenti e frammenti in maniera diversa, ma ciò che contava era l’impostazione di base di ogni tune. Così facendo, Gordon li eseguiva invariabilmente allo stesso modo, nonostante piccole variazioni all’interno del brano”.
Per chiarire e per fornire delle versioni definitive delle sue composizioni, sono in preparazione due volumi della sua musica, il primo dei quali sarà disponibile agli inizi dell’estate.

“Era importante e opportuno realizzare una raccolta di brani così come li aveva scritti lui”, dice Ian.

I proventi della vendita dei libri andranno al Gordon Duncan Memorial Trust (information@gordonduncan.co.uk), fondato per promuovere l’esecuzione, lo studio, la composizione e il conseguimento di alti standard esecutivi e di composizione innovativa da parte dei giovani, sia nel piping che in altre forme di musica tradizionale.

Ian Duncan è il presidente del Trust, Ian Green della Greentrax Recordings il tesoriere.

Il primo volume, comprendente circa cinquanta composizioni originali di Gordon Duncan, è adesso in fase di correzione di bozze.

“Il tipografo David Hunter, di Dundee, ha trascritto molti dei brani inseriti nel libro ascoltandoli direttamente. Così ho fatto pure io; ultimamente Gordon buttava giù un bel po’ di appunti, ora in mio possesso, e Ross Ainslie ci dà una mano con la lettura delle bozze. Noi e Murray Blair, che sta assemblando il libro, speriamo di pubblicarlo entro i primi di giugno”.
La raccolta comprende un certo numero di tunes di cui Gordon ha reso partecipe il fratello ma non ha mai reso pubblici.

A casa ho molte sue composizioni che voi non avete mai sentito”, dice Ian “egli ha imparato a scrivere la musica negli ultimi dieci anni di vita e ci sono molti brani senza titolo, brani che non ha avuto il tempo di incidere o non ha mai suonato o non pensava fossero buoni abbastanza da essere eseguiti. C’è un paio di eccellenti marce in 2/4 che nessuno conosce. Una si intitola ‘Balnauld Cottage’, come la sua casa, sovrastante la distilleria Edradour; lassù aveva un piccolo ma fantastico cottage“.

Un’altra marcia in 2/4 scritta da lui è ‘Mr and Mrs J. Duncan’, composta per i nostri genitori anni fa, nei primi anni ’90. Immagino gli accordionists e i violinisti suonare brani come questi… sono grandi pipe tunes, fatti per musicisti tradizionali: dei veri tunes nello stile delle Highlands.

‘Credo che Fred Morrison ci abbia indicato la giusta direzione con il suo libro, ‘The Fred Morrison Collection’. La gente ama le foto e i cimeli, gli aneddoti e le storie dei brani. Queste sono state difficili da ricostruire, ma abbiamo incluso un bel po’ di foto. Abbiamo foto di quando Gordon suonava con i Tannahill Weavers e altri ricordi simili”.
Ma il titolo e il progetto grafico hanno richiesto delle riflessioni.

“Non vorrei niente di troppo vistoso o tronfio”, dice Ian. “Il titolo non è stato ancora deciso ma desidererei qualcosa di facile, come per esempio ‘My Tunes’. Gordon era di poche parole e gli sarebbe piaciuto un titolo semplice e diretto. Non amava l’appariscenza. Ne sto discutendo ancora con Murray Blair.

Abbiamo pubblicato insieme un libro negli anni ’80 – ‘A Few Tunes’ – e il libro successivo si sarebbe dovuto intitolare ‘Mair Tunes’”.

Solo alla fine degli anni ’80 Ian Duncan si è reso conto di quanto la musica del fratello fosse apprezzata dovunque.
Ricorda quel giorno:

“Ero agli Highland Games in Virginia a fare da giudice e alle dieci di mattina stavano trasmettendo una competition di giovani violinisti.

‘Dovevano eseguire un brano scozzese. Tutto quello che ho potuto sentire era quella ragazzina, una principiante, suonare piuttosto faticosamente il suo pezzo. Pensavo: ‘quel tune mi è familiare, lo conosco…’ e mi venne in mente: era ‘Andy Renwick’s Ferret’ di Gordon – e ho cominciato allora a capire che i suoi tunes stavano raggiungendo ed emozionando la gente in tutto il mondo.
‘’Andy Renwick’s Ferret’, mi ha detto Ian Green, è stato inciso da più di cento artisti. Nei primi tempi Gordon si lasciò sfuggire un sacco di diritti d’autore ma, recentemente, Ian Green ha cominciato a temerli d’occhio.
‘Questo sarà un libro importante. Non sono un gran compratore di libri e neanche molti pipers lo sono: ascoltano un tune alcune volte e poi lo suonano. Ma penso che la gente lo comprerà, per Gordon e gli ideali del fondo. Stiamo provando a farlo bene e assicurarci che i tunes siano come Gordon li eseguiva”.

Seguirà un secondo volume, che includerà le restanti composizioni insieme ad alcuni tunes tradizionali che Gordon ha arrangiato e fatto suoi.