PASSIONE IL CUORE DELLA MUSICA

n. 44

Prefazione a cura del traduttore: Un articolo su un Piper che, come dice il redattore dell’articolo, (nell’introduzione in grassetto) non ha bisogno di presentazioni.

Ho trovato particolarmente interessante e mi ha colpito  il “modo” e la “naturalezza” con la quale questo grande esponente del mondo del Piping ci dia l’opportunità di entrare in quelle che sono la sua concezione musicale e dimensione artistica.

Personalmente l’ho trovata una sorta di privilegio il gentile parziale dischiudersi di una “Porta” che non tutti i grandi musicisti sono disposti ad aprire.

Con l’auspicio che anche a voi l’articolo trasmetta questa piacevole sensazione.

vi auguro buona lettura.       

Redatto in lingua originale da John Slavin

Traduzione a cura di MadFingers

PASSIONE IL CUORE DELLA MUSICA

FRED, basta questo e qualunque Piper al mondo sa di chi stiamo parlando. E’ una delle poche persone, il cui nome basta per identificarlo, ed è anche un indicazione di quanto alta sia la considerazione ed il rispetto nei suoi confronti all’interno del nostro panorama musicale. Non ha fatto parte per un po’ del circuito competitivo ma si è aggiudicato un “gruppetto” di competizioni quali: il Macallan Tropy a Lorient (sette volte) e le Golden Medal di Oban (nel 1986) e Inverness (nel 1991).

Sin da quei giorni, Fred ha vissuto la sua vita di musicista professionista, lavorando assieme a vari gruppi ed altri musicisti ed anche per suo conto, muovendosi all’interno della musica Folk tradizionale, superando i confini e limiti musicali suonando ed insegnando in vari eventi ed incantando durante i concerti le platee di tutto il mondo.

                Sebbene sia nato a Bishopton, vicino Glasgow, le radici musicali di Fred affondano nelle tradizioni del South Uist (luogo d’origine di suo padre), questo può essere considerato il “cuore pulsante” che costantemente governa  il Piping e lo stile musicale di Fred.

“Sono catturato da uno stile di piping in cui tutto si basa sulla musica: L’enfasi si crea tramite il fraseggio, la vita, l’espressione e la vibrazione [non intesa come fenomeno acustico ma dal punto di vista emozionale N.d.T.]. Lo stile che mi è stato insegnato  è lo stesso che utilizzerei sul palco ad un grande  festival, questo è ciò che la gente vuole sentire: musica che viene dal cuore, emozione, sentimento; tutto ciò fa scaturire le note. Senza questo atteggiamento non avrei resistito un solo giorno assieme a mio padre o ad altri vecchi musicisti a cui di solito facevo visita quando ero ragazzo. Di solito mi dicevano: ” Posa lo strumento, devi fare questo, devi fare quello” e la cosa che mi trasmettevano maggiormente era la passione; che è il cuore di ciò che mi hanno insegnato. Avevano anche un “amabile” tocco nella diteggiatura ed un interessante approccio alla tecnica è una cosa che non sento al giorno d’oggi. Lo Uist è ben noto per avere Piper che suonano per la danza ed originariamente questo modo di suonare era indirizzato allo step-dancing prima che l’Highland dancing divenisse popolare. Solitamente gruppi di due o tre Pipers andavano a suonare per le danze e mentre uno faceva pausa per un sandwich e un bicchierino gli altri suonavano. Questa laternanaza andava avanti per tutta la notte. Uno dei più grandi esponenti di questo genere di musica, fu John MacDonald anche conosciuto come “Seonaidh Roidean”, che fu anche Pipe Major della Glasgow Police. Anche suo padre era un famoso step-dance Piper, ed era facile incontrarlo agli Uist Games. Ho sentito vecchie registrazioni di John MacDonald e sono grandiose sono veramente precise ed uniformi; sopra,sopra,sopra,sopra [lo ripete quattro volte per sottolineare il concetto N.d.T.]  il battito negli Strathspeys e da questa caratteristica scaturisce il ritmo dello step-dance.

“Conosco solo questo stile, ho imparato così  e ho sempre suonato in questo modo a tutte le competizioni a cui ho partecipato. L’unica volta in cui ho sentito di dovermi adattare è stato qualche anno fa quando sono rientrato nelle competizioni dopo un assenza di una decina d’anni. Ho notato che dovevo veramente rallentare sopratutto nello Strathaspey e nel Reel.

“Ho amato suonare nelle competizioni, veramente, ma dovevo fare una scelta e avevo molte altre idee progetti musicali in testa. In questo sono stato  influenzato dagli incontri e l’ascolto di altri musicisti tradizionali che improvvisano con abbellimenti e stile, ma nessuno sembrava fare lo stesso nel mondo del piping. Ho avuto in questo modo l’opportunità di ascoltare e rendermi conto di ciò che volevo fare e scoprire così il grande obbiettivo e punto di arrivo che il Piping ha con il suo brillante sistema di abellimenti. Così per qualche anno mi sono ritrovato fra due fuochi ed era difficile seguire entrambe le strade [quella delle competizioni e quella della musica tradizionale e l’imrpovvisazione N.d.T.] ed estremamente dura fare entrambe le cose”.

Così poco tempo dopo aver vinto la Gold medal ad Inverness nei primi anni ’90 , Fred si uni al super gruppo di musica folk Clan Alba, ed iniziò ad esplorare e sviluppare le idee che gli giravano in testa già da tempo.

“Lavorare con il Clan Alba, ed in particolare con  il cantante Folk Dick Gaughan ha avuto una grande influenza su di me,” afferma Fred. “Eravamo in studio di registrazione per gran parte dell’anno lavorando al CD del Clan Alba, ed ho imparato molto da Dick a quei tempi: E’ stato un grande sviluppatore di stile ed idee conosceva quali regole si potessero rompere per le giuste ragioni: gusto musicale, scelta di buon materiale; esplorazione di nuove strade; ed apprezzava molto le Pipes come strumento e nella giusta maniera. L’esperienza con  il Clan Alba è stato un grande punto di svolta”

“Tuttavia, ritornare a competere come solista è sempre stato dentro i miei pensieri. Negli ultimi anni ho partecipato al Winter Storm in gennaio con Angus MacColl, Willie MacCallum e Stuart Liddell. Ogni volta di ritorno dallo Winter Storm mi veniva la voglia di ritornare a fare il solista. Il mio problema durante l’estate e che sono molto occupato con festival e gruppi musicali, e quando arriva settembre il periodo delle grandi competizioni  solistiche sono completamente su un altra lunghezza d’onda il mio modo di pensare è ancora in “modalità Festival” come uno “zoticone!” [scusate per l’approssimazione della traduzione che non rende giustizia al concetto (di per se molto scanzonato autoironico e divertente) praticamente Fred intende dire che si rende conto che, in un periodo in cui un Piper solista dovrebbe essere al top della forma molto concentrato sul modo di suonare preciso e formale delle competizioni ad alto livello si ritrova invece a suonare in un modo estremamente libero e spontaneo senza, ferree regole con grande spazio per l’improvvisazione. Usa il proprio termine Yahoo che tradotto letteralmente vuol dire bruto se vogliamo “ruspante” o appunto zoticone N.d.T.] tornare alle competizioni solistiche mi interesserebbe veramente, ma per rientrare dovrei dedicare l’intero periodo estivo ai giochi”

“Ho veramente abbastanza impegni musicali pianificati fino alla fine dell’anno. Dopo Celtic Connections sarò a Seattle per tre settimane di musica e per insegnare. Il Nord della Spagna è grande dal punto di vista del Piping e durante l’estate c’è molto lavoro. Il seguito che abbiamo in Spagna è grande 300 posti a sedere tutto esaurito è da considerarsi un piccolo evento da quelle parti. Ho suonato al Piping Master Festival ad Oviedo lo scorso anno c’erano 2000 persone che andavano matte per la musica. E’ selvaggio. Ho suonato anche in Germania e Bretagna e naturalmente anche in quei luoghi il Piping ha un grande seguito. Ed anche (ovviamente) in Scozia ed Irlanda.

“Gli eventi musicali non sono diminuiti molto questo inverno ed è dura tenere il palco costantemente”

Fred ha sviluppato il suo personale set di bellows-pipe le Fred Morrison Reelpipes, in collaborazione con la MacCallum Bagpipes sono state presentate nel N° 14 di Piping Today. Questo set è suonato in tre delle 11 tracce dell’ultimo CD di Fred Outlands, con Highland Pipes, Uillean Pipes, e Low Whistles presenti nell’album come strumenti solisti

“Le Reelpipes a mantice sono grandiose perchè l’intonazione è veramente stabile e quando stai suonando non hai bisogno di molto tempo per metterla a posto” ci rivela “Posso estrarle della custodia spendere qualche minuto per aggiustare il bordone basso e sono pronte a suonare. L’altro vantaggio è che sono intonate in LA che è una buona tonalità se si ha intenzione di suonare assieme ad  altri strumenti hanno in oltre delle buone posizioni di ripiego questo dà  l’opportunità di suonare note che mi piace usare molto quali DO e FA naturali e il SI bemolle. Sono ottimi strumenti per suonare la musica Celtica ed hanno una spinta in più rispetto le Small Pipes”

Un altro aspetto rilevante, del considerevole talento di Fred è la sua fertile vena compositiva, lavora costantemente alla scrittura di nuovi brani. E’ considerato uno dei migliori compositori sotto qualsiasi aspetto sia nel Piping che nel mondo della musica tradizionale, e nel suo CD Outulands ha composto 15 dei venti brani presenti  compresi quelli per Uillean Pipe e Low Whistle

“Raramente mi siedo a tavolino con l’intenzione di  comporre un brano, sebbene lo abbia fatto” dice Fred “Ciò che aspetto sempre è che una piccola frase mi entri in testa. Può accadere mentre cammino per la strada, sono solo una serie di tre o quattro note in un certo ordine e che ‘colpiscono nel segno’ e questo è il punto di partenza. Prendo la frase e tento  di svilupparla cercando di non  rovinarla. Se devo aspettare due o tre anni per sviluppare la parte successiva del brano la lascio in sospeso. Devo attendere  sino a quando le altre parti del brano non vanno al loro posto”

“Mi è capitato di sedermi e dirmi che avevo bisogno di un brano per una ragione o per l’altra, e l’ho tirato fuori nella maniera appropriata: ma le composizioni che vengono fuori in questo modo sebbene possano essere molto buone, non lo sono mai quanto quelle che scaturiscono da una piccola frase che arriva non si sa da dove. Scrivo la musica solo quando ho una frase che non voglio dimenticare. Quando ho una base ci lavoro sopra, mi siedo con il chanter o con lo strumento, ed è una situazione molto emozionante, ha volte mi è capitato di finire un brano in 30 minuti, ma se” se ne vuole andare”, lo lascio andare. Ho avuto una composizione in quattro parti sullo scaffale per un po’ di tempo, ed avevo la prima la seconda e la quarta parte e sapevo come avrebbe dovuto suonare la terza ma quella giusta non veniva fuori. Scarto migliaia di idee musicali. Mi siedo e suono ogni giorn,o le idee musicali mi vengono a trovare e le elaboro e mi accompagnano, ma finché non ‘colgono nel segno’ non le prendo in considerazione.

Devo confessare, che penso che il CD di Fred è incredibile e ci sono stati pochi CD in questi ultimi 5 anni che hanno catturato la mia attenzione e l’anno mantenuta viva per così tanto tempo. Da molto tempo sono un fan  della musica Folk Americana: Old Time, Bluegrass etc. ed è proprio la combinazione della Bagpipe di Fred con il Bluegrass  che secondo me rendono così speciale questo CD. C’è vera gioia nella musica di Fred e quando si viene infettati dal ritmo della danza diventa difficile stare troppo a lungo senza riascoltarla.

Mi ricordo guardandomi intorno la folla alla presentazione di Outlands al Piping Live! Street cafè nel 2009, i profondi sguardi, i sorrisi, le strette di mano e le mandibole aperte della fraternità del Piping riunita in quel luogo erano un ovvio segno di approvazione ed anche incredulità a ciò che stavano ascoltando.

Ho ascoltato il CD dozzine di volte la prima volta che l’ho ricevuto lo scorso Novembre, e  lo riascolto adesso due o tre volte alla settimana. Posso sentire “l’acquolina alla bocca” prima ancora che la Uillean pipe suoni la battuta introduttiva di Kansas City Hornpipe o la chitarra e il Banjo suonino l’introduzione di The Hard Drive

Avendo lavorato per una rivista di musica tradizionale negli ultimi 13 anni ho avuto la possibilità di sentire il meglio, ed il peggio dei Cd di musica tradizionale a volte recensivo più di 40 CD in un mese. Un sacco di musica.

C’è stata solo una piccola percentuale, sicuramente meno del 10 per cento, di quella musica, che mi è veramente piaciuto e che mi abbia in qualche modo, coinvolto dal punto di vista emotivo. con questo non voglio dire che penso che tutta l’altra musica sia povera di contenuti, certamente no, ho riscontrato talento musicale e qualità in molta della musica e dei cantanti che ho ascoltato, ma non mi hanno dato quell’indefinibile “qualcosa” che mi colpisse. Così mentre il mio amore per la musica Folk Americana cresceva mi sono chiesto perchè questo genere musicale così frequentemente per così dire toccava i “bottoni giusti”. La musica Americana in generale e il Country , hanno un grande seguito in Inghilterra ed Irlanda e credo che l’ Old Time il Bluegrass la musica Americana ed anche il Country sono sviluppi musicali di ballate e canzoni che Scozzesi, Inglesi, ed Irlandesi si sono portati con loro  ed anno aggiunto (col passare del tempo) al crogiolo culturale del nuovo continente. Così per esempio se sentiamo un brano Bluegrass o una canzone Country stiamo ascoltando la nostra musica [ricordo che l’autore in lingua originale è Scozzese N.d.T.] filtrata attraverso centinaia di anni, unendosi e facendo spalla a spalla con influenze Europee ed Africane il tutto (come già detto) raccolto nel grande crogiolo culturale americano. E probabilmente è per questo che in qualche modo ancora oggi questa musica colpisce le nostre più profonde e recondite “corde” culturali e musicali. Questa è solo una mia condensata e scarna ricerca, una sorta di  “sentimento viscerale” del perchè la musica Americana risulti essere così interessante per le nostre orecchie da questa parte dello “stagno”. Se ci sono fra i lettori degli Etnomusicologi per favore sentitevi liberi di correggere le mie congetture, quando ho detto a Fred questi miei pensieri ha capito le connessioni che cercavo di fare.

“Ho sentito una considerazione attribuita a Bill Monroe il “padre del Bluegrass”, che diceva a grandi linee:”Il Bluegrass è musica con dentro  una grande capacità di coinvolgimento. E’ cornamusa Scozzese e violino suonato alla maniera dell’Old-Time”.

“La musica che ho suonato prima di questo CD, quando suonavo brani Scozzesi, riceveva commenti dalla gente del tipo:”hai suonato diabolicamente veloce” sebbene mi sentivo a mio agio a suonare a quella velocità ed ero cosciente del fatto che non volevo sembrasse stessi forzando le cose suonando così velocemente. Con quel tempo mi sentivo calmo e a mio agio. Questo modo di fare si puo’ ritrovare anche nel Bluegrass, mi sono reso conto che ho un approccio musicale simile a quello che hanno i musicisti che suonano il Bluegrass”.

“Al giorno d’oggi quando ascoltate Band di musica Americana e Bluegrass il modo di suonare standard è fenomenale, il Banjo suona a 100 all’ora. Probabilmente questi musicisti hanno imparato ascoltando Earl Scruggs un grande esponente della tecnica di questo strumento”.

“Non sono un autorità nel Bluegrass, ho cercato solo di sviluppare alcune idee che pensavo funzionassero, ma ora dopo aver fatto una ricerca più approfondita e suonato molta musica. Mi sono nate in testa nuove idee che mi piacerebbe esplorare in futuro. Molti dei brani nel Bluegrass si basano su frasi semplici, ed è proprio per questa ragione che risulta sorprendente cosa si riesce a costruire”  afferma Fred.

Parte del piacere che provo ascoltando musica per cornamusa, in particolare i brani veloci, è la costruzione di tensione che viene a crearsi nel brano che aiuta incrementare l’eccitazione fino a quando le ultime battute del brano irrompono scacciando via la tensione. Ho sentito questa tensione e distensione nel CD Outlands e ho voluto chiedere a Fred se prova questo tipo di sensazione quando suona o quando compone.

“Per tornare al mio modo di comporre, ossia attendere che piccole frasi arrivino e mi spingano a scrivere un brano. The Kansas City Hornpipe è un esempio di come ciò avvenga senza sforzo  l’ho scritto in una decina di minuti con la seconda parte praticamente subito a posto e che suonava nella maniera corretta. Invece Wildcat è stato un brano che ho cercato e voluto, e che mi ha dato il giusto cambio di chiave e le giuste sensazioni.

“Posso sentire gli alti e bassi [Tensioni e risoluzioni di cui si parlava prima N.d.T.] quando compongo un brano, posso visualizzare la struttura e quale direzione prenderà  il brano. Rifletto e mi chiedo “potrei “spingere” il brano fino a questo punto e “sedermi” un poco in quest’altro” e così riesco a focalizzare le varie opzioni e potenzialità. Se ascoltate la sesta traccia in Outlands sebbene sia un brano semplice mi ci sono “agganciato” e ho pensato “Se lo utilizzo in maniera appropriata poterebbe essere una cosa che funziona veramente”

“I brani Bluegrass che suono con le Reelpipes funzionano anche sulle Highland pipes mi è capitato per esempio di suonare The Hard Drive  durante un esibizione. Funziona alla grande e “suona” ancora come un brano Bluegrass [non viene snaturato dall’uitlizzo di un altro strumento per il quale non era stato originariamente scritto N.d.T.] tutto fila se si rispetta il “modo” e la corretta intonazione che occorrono per eseguire il brano”.

Così forse in futuro potremo ascoltare qualche brano in stile Bluegrass suonato in un Medley da una Pipe Band di grado 1 sarebbe interessante!

Per ora Fred si gode la sua musica e la reazione positiva che Outlands ha generato. Il crescente mondo del Piping crea dibattiti ed accende discussioni. Non ho mai incontrato un Piper che non volesse dire la sua. Cosi sono curioso di sapere come verrà giudicato questo CD che presenta qualcosa di così insolito e differente alla nostra comunità.

“E’ stato accolto in maniera veramente buona, ho ricevuto messaggi da molti Top Piper che affermavano di amare questo album. Ho avuto molti più giudizi positivi rispetto agli altri CD che ho fatto in passato, è la verità. A proposito degli altri CD la persone che incontravo dicevano che il lavoro gli piaceva, ma per  Outlands mi hanno dato costantemente un sacco  di giudizi positivi totalmente inaspettati. E’ veramente incoraggiante, a volte se sei un  musicista professionista senti l’esigenza di andare un po’ oltre gli schemi e questo puo’ portarti nella direzione sbagliata. Ma con questo CD non è successo, funziona!

“Suonare questa musica mi ha illuminato mi ha dato molta energia ed “effervescenza”, la amo. Mio padre ha sempre trovato grande piacere e passione nel Piping e per me è lo stesso. E’ musica fantastica”

Se non avete avuto ancora l’occasione di ascoltare Fred suonare la sua musica dal vivo no prendete la sua prossima esibizione in Scozia all’inizio di Marzo, o una delle prossime date in programma in Europa e Nord America più avanti quest’anno. Per coloro che sono stati travolti dal suono di Outlands, Fred ha accennato che altre grandi cose arriveranno.