BREAKING NEWS !!! GREAT !!!

Il ferro va battuto quando è caldo !
Mi scuso con Madfingers ma interrompo la pubblicazione della sua traduzione facendola riprendere lunedì prossimo !!!
(admin)

Bollettino di Guerra !

Londra 6 Novembre 2010


E’ il terzo anno che Londra ci accoglie nella mattina del Sabato con un bel sole.

Usciamo dall’albergo distante svariatissime fermate di metro dal luogo dove ci saranno le competizioni per tutto il giorno, per una volta non ammorbo mia moglie con  “ma chi me lo ha fatto fare”.

In realtà fino al giorno prima, cantavo alla mia bagpipe “non son degno di te” e pensavo quasi dal desistere di partire.

Ora, quindi, per non essere gettato sotto la metro da Franci,,me ne sto buono e zitto a contare le fermate che mancano.

Un piper molto gentile ci apre l’uscio e entriamo nello spazio solenne dove anche quest’anno il Piping Center ha organizzato insieme alla Scottish Piping Society of London la competizione per amatori, Clasp appunto.

Insieme a noi, nello stesso edificio ci sono gli altri gradi ben più alti e non amatoriali, tra cui il mitico, insuperabile, impareggiabile e unico Alberto Massi ( la prossima volta se mi paga di più trovo altri aggettivi).

Solito timbro di entrata sul polso di Francesca ( 8 docce ed è ancora li) e il mio cartellino con il numero e si scende.

La prima personcina che incontriamo è Callum, figliolo di Margaret e Alastair Dunn, paffutello e bellissimo, si aggira tra un piper e l’altro sgambettando sulla moquette.. avrà già un “birl” degno di genitori di questo livello sicuramente!

Quest’anno sono il terzo, il primo pezzo da suonare è un Pibroch, io porto Struan Robertson’s Salute; lo stiamo studiando da tanto con Albe e forse è arrivato il momento di farlo uscire finalmente in pubblico!

Il martedi, giorno delle prove banda, anche il buon Bad ha speso del tempo per tenere dei punti saldi, per sentire i crunluath e darmi dei consigli utili!

Il ground gira bene e mi da sicurezza, arriva il momento dei taorluath singling e doubling e quello, temibilissimo, dei crunluath!

Sono arrivato quasi alla fine (ma quanto dura ? ) e sento la bocca secca e impastata dall’emozione.

Ecco finito,sono felicissimo, contento di non aver fatto errori e di essermi ricordato di tutto ( o quasi).

Corro con Francesca a vedere di sentire Albe, la sua giornata è cominciata alle 8 e 30 e.. ma questo ve lo racconterà lui.

(che faccio … entro?)

(fatto!)

Ai piani alti l’aria è molto diversa: anzitutto le sale sono molto ampie e maestose, la regina si affaccia con i busti nei corridoi.

Incontriamo Craig Muirhead, James Troy, William McCallum,Bruce Gandy :  tutti sono sorridenti e affettuosi con Alberto e un po’ mi sento brillare anche io di luce riflessa..

Anche le gare sono ovviamente diverse, i giudici hanno due lampadine sul tavolo e, quando si accende la rossa, Albe ha qualche minuto per accordare.

Continuo a dirvi che vi dirà tutto lui poi, ma voglio anticiparvi (e stavolta non sono stato pagato) che come suona il Massi ultimamente, è una cosa che da i brividi (dal piacere).

Intervallino del pranzo, adocchiata patata ripiena ma sconsigliato dal mangiarla; incontro con Gordon Walker, Roddy MacLeod e altri che potrebbero mandarvi il boccone di traverso per l’emozione:  invece si è tutti li che si chiacchiera,si beve, si mangia..

 

(io ce l’ho di coniglio!)

(e io ho dimenticato le scarpe!)

Il pomeriggio la cosa si fa dura : Marcia: accordatura; straspey e reel: accordatura; jig… svenimento..

 La marcia. The Clan McColl….. posso solo dire e qualcuno potrebbe dire “te l’avevo detto zuccone”..che ancora le  mie dita non l’hanno conquistata ma io testardo come un mulo ungherese,la continuo a portare.

L’emozione provoca 3 errori di nota e qualche CN.. riaccordo e riparto con straspey e reel : Captain Colin Campbell e Sound of the Sleat.

Finalmente riesco a suonarle abbastanza lento e con cura ,finalmente un flash mi fa pensare a delle cose che “qualche volta“Albe mi e ci dice: “le note cooooorte cooooorte, le note luuuuunghe lunghhhheeeeeeeeeee” .

Riaccordo ma sono morto, dopo Franci mi dirà che ero di un bel blù indaco o color melanzana.

Qualche secondo (pochi) e parto con il mio cavallo di battaglia : The Old Wife the Mill Dust!! Che bella e per la prima volta anche a tempoooo.. incredibile!

Bene,è finita saluto e rivado a sentire Albe.

Quando arriva il momento delle premiazioni ogni piper pensa la stessa cosa (cioè i piper della nostra categoria):

“ho fatto schifo,ho suonato a cacchio,potevo fare meglio ecc ecc”, la tensione è alta e si entra raminghi nella sala..

Ragazzi che dirvi? Io ancora non ci posso credere: quando Margaret ha cominciato a chiamarmi una prima, una seconda volta, una terza e l’ultima per l’”overall”:  non sapevo se piangere, ridere o pensare di stare a fare uno dei sogni più belli della mia vita!

Trovare entusiasmo da parte di tutti gli altri partecipanti, dai giudici, da tutti è stata una emozione indescrivibile!

La foto con la faccia di Albe e la coppa fuori della saletta trovo sia più esplicativa di ogni parola.

Trovare Francesca, Margherita Betta e abbracciarsi, con calma, dignità, orgoglio ma…CASPITAAAAAAAA..

Penso di essere andato in giro con la coppa anche nella sala dove si svolgevano le premiazioni per il Bratach Gorm con la faccia di uno che ha inalato elio; Roddy e gli altri mi fermavano entusiasti…..

Insomma un sogno realizzato in un sabato pomeriggio a Londra!

La sera festeggiamenti nel pub e brindisino finale.


Ringraziamenti:

A mia moglie: a 360 gradi ella bada a me e mi fa sentire una persona migliore sempre.

Ad  Albe: egli non bada a me ma se non faccio come dice lui mi farà girare a 360 gradi a calcioni

Ad  Alessandro,Andrea e Antonella Bartolucci, a Duilio e Rita e a Lorenzo e Giorgio : per avermi regalato un chanter magico e speciale che ha fatto la differenza.

A Franco Calanca: per avermi costruito una cornamusa che ha riscosso molto successo laggiù,con un suono splendido e brillante.

A James Troy: per avermi regalato un ancia degna di cotanta cornamusa e chanter!

A Roberto Ercolani, mio amico che non cè più ma che sono sicuro che era li con me in ogni momento e che prima di ogni brano, anche se io non lo sentivo, mi ha detto con la sua voce roca: “a Francè nun te preoccupà”.

Franz