GLOSSARIO : C

lettera C   (voci in continuo aggiornamento)


C.
Nota della scala naturale, corrispondente al nostro DO

C. (abbreviazione) Tempo Comune. Il simbolo “C” è frequentemente utilizzato al posto del simbolo 4/4 per indicare il tempo della composizione.


C.  
(abbreviazione) Crunluath. Usato nel contesto della notazione del piobaireachd. La lettera “C” è usata invece di scrivere tutte le note che compongono questa tecnica di abbellimento in una variazione crunluath ed è associata alla nota della melodia da cui è seguita.


caber.
Un lungo e pesantissimo “palo” usato nelle competizioni atletiche scozzesi : lancio del palo. L’obiettivo primario è lanciareil palo in alto e in avanti in modo da fargli compiere un intero giro su se stesso. Non è attività usualmente praticata dai piper.


cadence.
Indica una breve sequenza di note
molto comune nel piobaireachd: da High-G gracenote a E, da D gracenote a B, seguite da una Low-G gracenote ad A. Usualmente la ritroviamo alla fine di una frase musicale.


Calanca, Franco.
 
Raffinato piper, é anche l’unico pipe maker italiano, con laboratorio in Castello di Serravalle (BO). Oltre a produrre Great Highland Bagpipe fabbrica anche splendide smallpipe, nonché practice chanter e drone reed in materiale sintetico. Nei ritagli di tempo si dedica ancora alla sua prima passione, la piva emiliana.


cane.
Canna (arundo donax), pianta presente normalmente nelle aree che si affacciano sulle rive del mediterraneo, è stata introdotta anche in regioni temperate più interne; è usata per produrre le ance del chanter e dei bordoni. Da non confondersi con il bamboo che non trova alcun impiego nel piping.


Canmore.
Marchio di una bag sintetica realizzata in Goretex.


cannister bag.
Sacca che utilizza un contenitore deumidificante attraverso cui laria contenuta nella sacca è costretta a passare prima di raggiungere il pipe chanter ed i bordoni. La sacca è munita di una zip per consentire l’accesso al suo interno per procedere alla sostituzione del sistema o alla relativa manutenzione.


canntaireachd.
 
Metodo per la trasmissione per via orale della musica per cornamusa. Questo metodo attribuisce ad ogni singola nota o abbellimento un nome ed un suono specifico quali, ad esempio :  “Cherede,” “Hihorodo,” e “Endre.”


cantle.
L’ornamento metallico di forma semicircolare che è possibile trovare sulla parte superiore di sporran di media/alta manifattura.


cap.
vedi “reed cap” o “drone cap.”


Cataline.
vedi “Bakelite.”


catch.
Altro modo di chiamare una crossing noise ma usualmente riferito ad una crossing noise prodotta da uno scorretto cambio di nota avvenuto sulla stessa mano. Vedi anche “crossing noise”

caubeen. Caratteristico copricapo irlandese di forma circolare e schiacciata; spesso presenta un badge sulla parte frontale munito di piccolo piume. Abitualmente indossato con la parte più alta posizionata al centro della fronte o spostata verso l’occhio sinistro.


cauld wind.
Alimentate a mantice (smallpipes, border pipes, uillean pipes)


CBE.
(abbreviatione) Comandante dell’Ordine dell Impero Britannico.
Alta noreficenza Britannica, vedi anche O.B.E., M.B.E., B.E.M.


ceilidh. 
questo termine gaelico può essere approssimativamente tredotto con “festa”, “party”.
  Pronouced “kay lee.”


celluloid.
Un tra I primi esempi di avorio sintetico. Realizzato da John Hyatt intorno al 1869, è uno dei primi prodotti plastici artificiali. Qualche volta chiamato “Avorio Francese”. Usato per costruire i projecting mounts e poi sostituito dalla Bakelite nei primi anni del 1900.


cent.
Unità di variazione nell’altezza di intonazione delle note, usato frequentemente nell’ambito dell’utilizzo di un accordatore elettronico. 1200 cents corrispondono ad un’ottava nella scala cromatica formata da 12 note; 100 cents equivalgono ad un semitono. La corrispondenza del valore del cent in hertz varia a seconda della posizione della nota sulla scala, per un chanter può essere considerata approssimativamente tra 0,25 Htz (Low A) e 0,5 Hz (High A). L’orecchio umano non è in grado di percepire variazioni che siano inferiori d 5 cents.


ceòl aotrom.
Questo termine, raramente usato
sta nella  lingua gaelica per “light music” ed è interscambiabile con il più frequentemente usato “ceòl beag”.


ceòl beag.
Questo termine in gaelico significa “piccolo musica” e si riferisce in particolare a qualsiasi tipo di composizione diversa dal piobaireachd.


ceòl mór.
Questo termine in gaelico significa “grande musica” e si riferisce esclusivamente al piobaireachd.


CGP.
(abbreviazione) City of Glasgow Police.


CH.
(abbreviazione) Cameron Highlanders.


chalice top.
Una lavorazione non frequente del top del bordone che definisce il tipo di transizione dalla campana “bell” al resto del pezzo del pordone. Così chiamata per il risultato estetico finale che somiglia ad un bicchiere a forma di calice.


chanter.
La parte della cornamusa su cui il piper agisce con le dita, chiudendo ed aprendo I fori, per produrre la melodia. Spesso chiamato “pipe chanter” per distinguerlo dal “practice chanter”.


chanter cap.
vedi “reed cap.”


chanter stock.
Cilindro di plastica o di legno che è assicurato alla sacca della cornamusa ed in cui si innesta il chanter.


Chief, Chieftain.
 
Capo di un Clan. Normalmente ogni clan ha un Chief che ne è anche il Chieftain, ma talvolta possono esserci anche degli altri Chieftain in uno stesso clan. Il Chief dei MacRaes, ad esempio, è anche un Chieftain dei Campbell, il cui Chief è però il duca di Argyll


choke.
Arresto involontario dell’emissione di suono da parte dell’ancia del chanter.


chromatic scale.
Scala composta da 12 note.


circular breathing.
Respirazione circolare : tecnica usata per suonare senza alcuna interruzione di emissione Sonora uno strumento a fiato sprovvisto di riserva d’aria. Sostanzialmente il uonatore inspira aria dal naso inviandola direttamente ai polmoni e nello stesso tempo espelle (inviandola allo strumento) l’aria immagazzinata nelle guance. Utile per suonare il practice chanter senza alcuna interruzione.


CITES.
(abbreviazione) Convention on International Trade in Endandered Species of Wild Fauna and Flora. Si riferiva, nell’ambito che ci riguarda, al permesso speciale per il trasporto di avorio d’elefante montato sulle cornamuse.


clan.
Gruppo di famiglie delle Highlands discendente da un commune antenato.


CLASP.
(abbreviazione) Competition League for Amateur Solo Pipers. Costituita nel 2005 dal National Piping centre, questa Lega è basata sul sistema di “grading” utilizzato in Nord America ed è finalizzata ad eliminare il “gap” esistente tra gli eventi competitivi classificati Juvenile e quelli di tipo professionale.


Clasp, The.
Trattasi di evento competitivo annuale di livello mondiale per il piobaireachd, si svolge durante il Northern Meeting, tradizionalmente organizzato a Inverness e poi trasferito nel 2005 ad Aviemore. Alla competizione CLASP possono partecipare solo coloro che in precedenza abbiano già conseguito la Highland Society of London’s Gold Medal e la Senior Piobaireachd di Oban diventando così “former winners” di entrambi gli eventi.


classical music.
Altro modo di indicare il piobaireachd


claymore.
Una grande spada a doppio filo usata in Scozia e portata usualmente a tracolla dietro le spalle.


CM.
(abbreviazione) Order of Canada, una tre le più alte onoreficenze conferibili au un cittadino canadese.


CNC.
(abbreviazioen) Computer Numerical Control.
Riferibile a qualsiasi utensile meccanoco controllato da computer. Nello specifico si riferisce alla realizzazione automatizzata dei pezzi della cornamusa o delle ance per mezzo di un tornio controllato da un computer.


Coatee.
 
Giacca tagliata corta in vita indossata sopra il kilt in occasioni formali. Il coatee è normalmente di colore scuro (blu o nero) con bottoni di metallo lucido di forma romboidale. Nei climi caldi o per occasioni formali in orari mattutini o pomeridiani sono accettati anche coatee bianchi. I piper dei reggimenti scozzesi dell’esercito britannico indossano un particolare tipo di coatee di colore blu o verde scuro, e questo stile viene largamente adottato anche nelle pipe bands civili


cockade.
Un fregio ornamentale fatta di nastro a forma di rosetta (coccarda) usualmente collocata nella parte frontale del “Balmoral” o di lato in un “Glengarry” o sul lembo libero del kilt immediatamente sopra la spilla di chiusura (Kilt Pin). In ambito militare indica l’avvenuta prestazione di servizio.


cocobolo wood.
Legno usato qualche volta per la realizzazione di cornamuse e di qualità inferiore all’African Blackwood. Il nome scientifico è
Dalbergia retusa


cocus wood.
Comunemente proveniente dalla Jamaica, trattasi di legno economico utilizzato nella fabbricazione di cornamuse di bassa qualità. Il nome scientifico è Brya ebenus


College of Piping.
Fondato in Glasgow nel 1957 da Seumas MacNeill e Thomas Pearston. La prima struttura didattica moderna di respiro e rilievo mondiale dedicata all’insegnamento della cornamusa scozzese ed alla salvaguardia delle sue tradizioni storiche e musicali.


combing.
Le sottili line parallele con funzione ornamentale intagliate in alcuni pezzi della cornamusa.


common time.
Altro modo per indicare il tempo di 4/4.


conical bore.
Foro che attraversa un pezzo di materiale (legno, plastica) partendo da un diametro di piccolo misura per poi raggiungere, all’altro capo del pezzo, un diametro più ampio.


COP.
(abbreviazione) College of Piping di Glasgow, spesso abbreviato anche in “C of P.”


cord holder
. Scalanatura posta nella parte terminale del “top drone” destinata ad accogliere il cordone che unisce i tre bordoni.


cord.
 
Cordone intrecciato in lana o in seta che collega i tre bordoni. Non ha affatto funzione puramente estetica: senza di esso, infatti, i bordoni tenori non resterebbero nella posizione corretta. E’ infatti il solo bordone basso che poggia sulla spalla, mentre i tenori sono tenuti nella posizione corretta esclusivamente dal cord.cork. Tappo di gomma o di sughero per chiudere il top dei bordoni o gli stocks.


cork off.
Tappare un bordone in modo da bloccare l’emissione del suono.


Cover.
 
Sacco di stoffa che ricopre l’otre. Può essere in velluto o in tartan (v.) ed ha funzione essenzialmente estetica, anche se nei climi freddi ed umidi di Scozia risulta d’aiuto quando si suona all’aperto per proteggere e mantenere caldo l’otre, riducendo cosi’ la condensa al suo interno.


CPA.
(abbreviazione) Competing Pipers Association.
Con sede in Scozia e a servizio dei piper professionisti. Fondata nella metà del degli anni ’70.


Crest.
Armi del Chieftain, di norma riprodotte su una spilla d’argento appuntata sul copricapo. Di origine araldica medievale, derivano dal cimiero dell’elmo. Solo il Chief o gli altri titolati con le proprie armi nobiliari riconosciute hanno diritto a portare il crest; gli appartenenti a un clan, invece, ne indosseranno il badge (v.). Il crest può essere decorato con un numero di penne d’aquila variabile da uno a tre in funzione del rango; in luogo di vere penne d’aquila, alcuni crest sono dotati di penne d’aquila in argento che ne costituiscono parte integrante.


crit sheet.
Abbreviazione di “critique sheet.” Altro modo di indicare il foglio di valutazione della competizione da parte dei giudici.


cross fingering.
Diteggiatura non commune e “ortodossa” finalizzata ad ottenere la produzione di note diverse dalla nove “naturalmente” ottenibili sul chanter.


cross handed.
Quando un piper suona ponendo la mano del braccio che regge la sacca sulla parte inferiore del chanter. Usualmente quella mano è destinata a suonare le note alte e per tale ragione è definita “top hand”. Questo termine quindi non indica il suonatore “mancino”.


crossbelt.
Cinturone di pelle indossato in diagonale attraverso le spalle e il petto e, precisamente, dall’alto della spalla destra in basso al fianco sinistro; la fibbia deve essere posizionata all’altezza dell’emitorace destro.


crossing noise.
Non desiderato
 rumore di passaggio tra l’esecuzione di una nota e l’altra. Particolarmente frequente nel passaggio tra una nota della mano bassa a una nota della mano alta.


crotchet.
Nome per indicare una nota del valore di ¼ (semiminima).


crow.
Aspro “suono” prodotto dall’ancia del chanter quando la stessa è suonata da sola, al di fuori del chanter, al fine di testarne la “durezza” e qualità.


crunluath.
Combinazione di note formanti un tipico abbellimento usato nel piobaireachd costituito da : nota della melodia seguita da una serie di gracenotes (Low-G, D, Low-G, E, Low-A, F, Low-A) e nota terminale “E”


crunluath a mach.
Variazione esecutiva del crunluath di particolare difficoltà.


crunluath breabach.
Come il crunluath con l’aggiunta di due note che variano a seconda del contesto.


crunluath doubling.
Variazione nel piobaireachd in cui ogni nota della melodia è seguita da un crunluath.
Usualmente questa variazione compare alla fine della composizione e spesso prima della ripresa finale del ground.


crunluath fosgailte.
Tecnica che indica un crunluath che parte da nota diversa da quella “canonica” (quattro possibilità diverse)


CTS.
(abbreviazione) Carpal Tunnel Syndrome.
Dolorosa patologia del polso che spesso affligge I piper.


cut.
Vecchio e non commune modo di indicare una gracenote.


cut note.
La nota “tagliata”, naturale compagna della nota puntata. Per dare maggiore espressione all’esecuzione del brano si tende ad accorciare quanto più si può la nota tagliata e ad enfatizzare, allungandola al massimo consentito, la nota puntata.


cut off.
Il momento in cui, alla fine dell’esecuzione del brano, si blocca l’emissione del suono dallo strumento. Un buon cut off si ha quando il piper riesce a bloccare il suono dei bordoni e del chanter nello stesso momento.


cut out.
Sta a indicare l’arresto, volontario o involontario, del suono rodotto da un’ancia.