“A Call From Afar”

Finalmente !!! è uscito il primo CD di ALberto Massi !
Da non perdere !
Tratto da Piping Today n.20/2006 traduzione di Duilio Vigliotti
(al 3.12.06 : 138 letture)

[img align=left]https://www.bagpipe.it/uploads/img4424464d3bcba.jpg[/img] Alberto Massi è senza ombra di dubbio il miglior piper solista italiano : inizia lo studio dello strumento da autodidatta per proseguire poi sotto la guida dei più omportanti piper del nostro tempo tra cui, da ultimo, il grande Roddy MacLeod.
Alla prima sua uscita sulla scena delle competizioni nel 2003, è stato in grado di vincere agevolmente il trofeo Archie Kenneth Memorial Quaich messo annualmente in palio dalla Royal Scottish Pipers’ Association per i “dilettanti” amanti del pibroch.
Oltre all’attività di concertista si dedica in modo appassionato all’insegnamento promuovendo l’Highland piping in tutta l’Italia. Appassionato e instancabile, Alberto sembra essere particolarmente attratto dalle sfide.
Ad esempio di ciò basti pensare che egli è il massimo responsabile della realizzazione della collana di CD tutor in lingua italiana per inpareare a conoscere e a suonare la GHB.
A tutto ciò egli oggi aggiunge un interessante, gradevole, rimarchevole e musicalmente ricco album che lo vede impegnato come solista “A Call from Afar”, disco che celebra in modo evidente il legame tra l’Italia e la GHB e che consente di comprendere l’eccezionale spessore di questo interprete.
Si potrebbe pensare che, in quanto avvicinatosi allo strumento in età ormai adulta, le sue dita non siano agili quanto necessario, ebbene il suo fingering è molto più che eccellente e questo suo primo album è impressionante anche, e non da ultimo, per un validissimo pibroch di sua composizione “un richiamo da lontano” (a call from afar, appunto).
Si tratta probabilmente del primo pibroch composto da un italiano, almeno fino a quando non vi saranno prove certe riguardanti il mito della discendenza da Cremona dei MacCrimmon, e ciò rappresenta davvero una piacevole pietra miliare.
Inoltre Alberto Massi nell’album offre una interessante e valida interpretazione di “Lament for the Children”.
Molti dei brani contenuti nell’album sono marce ben note ai piper scozzesi –  incluso un piuttosto “alternativo” arrangiamento di “51st Division’s Farewell to Sicily”, altri sono composizioni originali di Alberto cui si aggiungono anche pezzi di chiara provenienza bretone.
In conclusione a quest’album va tributato ben più che il caratteristico complimento scozzese “nae bad, son” – che in italiano già sta per “magnifico”.
Le note che accompagnano il CD, scritte in italiano e in inglese, spiegano il motivo della scelta di molti dei pezzi inseriti nell’album, molti di essi infatti hanno un chiaro legame, per una ragione o per l’altra, con l’Italia o con ke esperienze personali del musicista. Iteressante, infine, anche il riferimento al grande artista italiano del passato “Zito” : the “bubbleman” celebrato da Gordon Duncan con una notissima hornpipe di sua composizione.