LA CORNAMUSA IN PALESTINA, SUMERIA ed EGITTO

tratto dal Tutor Multimediale “The Great Highlnd Bagpipe” CD-Rom n.1per gentile concessione degli autori

(al 2.12.06 ; 11 letture)

[b][size=medium][color=339900][font=Verdana]Sumeria e Palestina[/font][/color][/size][/b]

Nell’area, per come ci indicano anche i reperti di Ur, probabilmente venivano impiegate due canne di lunghezza di ca. 25 cm.

Vi sono anche prove, però, dell’uso di un singolo chanter (sigillo in lapislazzuli su cui è incisa una scimmia che suona un singolo chanter con entrambe le mani).

Si rinvengono anche referenze bibliche che riguardano lo strumento anche se il significato di esse sembra essere stato chiarito solo successivamente all’impiego, qualche volta arbitrario ed improprio, di alcuni termini latini quali equivalenti di termini scritti in ebraico.

Ad esempio in Isaia cap.5 versetto 12, si legge  :

” [i][b][color=990066]…. l’arpa e la cornamusa erano nelle loro feste … [/color][/b][/i]”

ma ciò potrebbe essere più il frutto di una manomissione letteraria che non una prova storica.

[b][size=medium][color=339900][font=Verdana]Egitto[/font][/color][/size][/b]

L’egitto vide il primigenio sviluppo dello strumento per come a noi oggi noto e cioè la co-presenza di un bordone e di un chanter suonati contemporaneamente dalla stessa persona anche se direttamente dalla bocca e senza alcun sistema di gestione della riserva d’aria.

Il primo piper egiziano (e forse in assoluto) a noi noto è, ormai, allo stato di mummia ed ha un’età retrodatabile al 1800 a.C. ca..

La mummia venne rinvenuta nel 1910 in un sarcofago contenente, tra l’altro, anche un piccolo astuccio in cui erano conservate 6 ance di canna.

Prima di tale mummia erano stati portati alla luce anche altri reperti quali, ad esempio, un set di due chanter divergenti recanti rispettivamente 4 e 3 fori per la modulazione del suono.

Sembra che tale ultimo tipo di strumento abbia pian piano sostituito quello più arcaico costituito da due chanter paralleli.