The Battle’s O’er? – Piobaireachd vs. Staff Notation


Grandioso articolo di Alberto Massi su Pipes & Drums !!!


Un ponderosissimo articolone del tostissimo Alberto Massi è pubblicato dall’e-magazine Pipes & Drums con un “lancio” nella home page del sito www.pipesdrums.com


A parte la rilevanza intrinseca del contributo di Alberto, su cui ci intratterremo a breve, devo sottolineare che l’articolo è, per usare un termine giudiziario, “SECRETATO” nel senso che può essere letto solo da chi sottoscrive l’abbonamento annuale cosa questa che riguardando un sito “commerciale” mi sembra anche giusta e corretta.


Dicevo che l’articolo è secretato e viene presentato (e in realtà lo è) concesso in “esclusiva” su Pipes & Drums.


L’articolo riguarda gli sforzi compiuti e i risultati raggiunti da Alberto nell’operare una trascrizione degli spartiti “pibroch” che, sulla scorta anche delle interpretazioni rese dai grandi piper contemporanei di cui vi è traccia discografica, porti quanto originariamente “scritto sullo spartito” ad avvicinarsi il più possibile a “quanto suonato” dal piper.


Alberto “stravolge” così le “immutabili e mendaci” lunghezze delle note scritte in un qualcosa che già alla prima  lettura sia in grado di far cogliere il senso musicale del brano e le sue linee interpretative portanti.


Già in occasione della presentazione del quarto volume della collana di tutor CD, svoltasi durante il BIG Gathering 4, gli esempi contenuti nel CD avevano suscitato l’interesse in particolare di Roddy MacLeod che aveva colto l’importanza di tale innovativo (e più corretto) modo di trasferire la musica sul pentagramma.


Tutti voi sapete (e chi ancora non lo sa se ne accorgerà avvicinandosi allo studio dello strumento) che nella “scrittura” degli spartiti per cornamusa, non si sa per quale arcano motivo e da dove abbia tratto origine questo “vezzo” che è ormai caratteristica “propria” di tali spartiti, i vari autori/trascrittori hanno deciso di non utilizzare “tutti” gli strumenti di scrittura che la “notazione” classica metteva loro a disposizione.


Costoro semplicemente non prendono affatto in considerazione l’esistenza delle biscrome e delle semibiscrome e di conseguenza non prendono in considerazione neanche il “doppio punto” né, meno che mai, altri segni “interpretativi” quali ad.es.  la “corona” o indicazioni del tipo “diminuendo” o “crescendo”.


No ! lo spartito per cornamusa (e tutto sommato per la light music va bene anche così) deve essere – nella sua spartana chiarezza ed essenzialità – misterioso … altrimenti come si potrebbe giungere a coniare un’espressione del tipo : “ la nota puntata deve essere un pochino più lung di come è scritta mentre la nota tagliata deve essere un “pelesimo” più corta” !


Visionando l’articolo di Alberto, completo e corredato anche di file d’esempio, e la sua collocazione ci si rende conto dell’importanza attribuita alla cosa dalla “testata”, così come balza subito agli occhi la circostanza che, a 15 gg. dalla pubblicazione, nessuno abbia avuto ancora il coraggio di inviare alcun commento in proposito.


Saranno rimasti annichiliti dal “peso tecnico“ dell’intervento ? Forse si !

Un po’ di snobismo e di sufficienza del tipo … “machicazzèquestitalianochevieneaparlaranodipibroch” ? non credo ?

Cambierà qualcosa nel modo di scrivere questa musica ? boh !

Il “metodo” Massi avrà un suo futuro ? Domanda da 1 milione di Euro (ormai vale più del Dollaro)!

E’ utile ? A mio modesto avviso SI, quantomeno in termini “didattici”; penso rappresenti un reale ausilio per il piper che si accosta alla lettura di un pibroch.


Una cosa è però sicura :
la linea indicata da Alberto è sicuramente “ORIGINALE” nel senso proprio del termine ! nessuno fino a oggi aveva pensato a una cosa del genere.


L’intervento di Alberto in realtà, a mio modo di vedere, rappresenta un macigno lanciato in uno stagno !


Sediamoci sulla riva e stiamo a guardare cosa accadrà al propagarsi delle onde !


Qui di seguito trovate il rimando all’articolo che, con l’autorizzazione di Pipes&Drums ovviamente, ho trafugato e messo a vostra disposizione.

E’, purtroppo, in inglese ! Ma sono certo che Alberto, non appena possibile, metterà a disposizione di tutti noi anche la versione in italiano.


Buona lettura !


https://www.bagpipe.it/modules/news/article.php?storyid=382