“ECOSSE” – “SCOTLAND”


cofanetto della francese “NAIVE” : una piacevole sorpresa !

Questo cofanetto della francese Naive raccoglie due cd, usciti tra il 1995 e il 1996 dalla Audivis, ed è, in un certo senso, la sorpresa nell’uovo di Pasqua.
Il box che li contiene, infatti, ha una copertina estremamente semplice; come tutte le copertine della collana (la casa discografica è specializzata in musica popolare proveniente da tutto il mondo), vi è stampata la bandiera del Paese cui si riferisce e, dietro, brevi note descrittive dei due cd.

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La sorpresa consiste proprio in questo: non mi sarei aspettato di trovare due buoni prodotti dentro una custodia così anonima, uno dedicato alla pipe band (i Royal Highland Fusiliers guidati dall’allora P/M Gavin Stoddard, in cui ha servito, a suo tempo, Gordon Walker) e l’altro ai vari tipi di cornamusa scozzese: lowland pipes, highland pipes, smallpipes, border pipes, Northumbrian pipes.

Due parole sul primo, a mio avviso il meno riuscito dei due.

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Sembra che il tecnico del suono non fosse in gran forma al momento della registrazione, dato che i tamburi sovrastano gli altri strumenti (ma l’impressione generale è che l’intera banda non dia il meglio di sé).
Alle cornamuse e ai tamburi, poi, si aggiunge spesso una banda di ottoni, e questa pratica (peraltro abbastanza diffusa) aggiunge all’insieme una pomposità di cui, francamente, non si avverte il bisogno.
Come non si avverte il bisogno di far eseguire alla brass band ‘Auld Lang Syne’ in contrappunto a ‘Earl of Mansfield’.

Altro elemento non positivo è l’incompletezza dell’elenco dei brani incisi: per ogni set di più di due tunes viene indicato solo il primo; per chi non ha dimestichezza con il repertorio, certamente non è un buon servizio.

Al contrario, l’altro cd raccoglie numerosi brani, per lo più solisti, eseguiti e arrangiati con cura.

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E’ in realtà una panoramica dei vari tipi di aerofoni a sacco impiegati nella musica delle varie regioni scozzesi, affidati a pipers di alto livello (alla GHB Duncan McGillivray, il compianto Gordon Duncan, Angus McColl) e alla Kirkwall City Pipe Band.

Il repertorio scelto è rappresentativo di varie tipologie di brani, ed è curioso vedere come diversi tunes possano essere eseguiti, per esempio, da una lowland anziché da una highland bagpipe: in effetti, i brani tradizionali possono essere, in alcuni casi, eseguiti da strumenti o organici diversi.

Ciò vale sia per i brani anonimi ed eseguiti, per secoli, con ciò che era disponibile al momento, sia per quelli espressamente scritti per un determinato strumento da un compositore noto.

Un esempio, tratto proprio da questo cd, è costituito da ‘Zito the Bubbleman’ di G. Duncan: qui è eseguito da Ian Morrison alla smallpipe mentre il nostro Alberto Massi lo esegue sulla GHB.

Parlando del cd dedicato al Donald McLeod Memorial Competition, abbiamo detto che vi si coglie l’atmosfera di un evento così prestigioso, favoriti come siamo dai rumori di fondo, dagli applausi e dalla successione regolare dei brani.

In questo caso è tutto diverso: sembra di essere stati invitati in casa di amici e che questi amici ci offrano un po’ di eccellente musica davanti al camino.

Stavolta ne sono complici : i brani in sé (non raggruppati secondo un ordine ben preciso), la varietà di strumenti usati (delizioso è il respiro cameristico dei tunes eseguiti da border pipe, smallpipe o Northumbrian pipe con l’accompagnamento di Barbara Mooney al flauto) e le foto che corredano il booklet (McGillivray, Duncan e Gordon Mooney sono ritratti in atteggiamenti informali, quasi colti in un momento di studio).

In copertina campeggia un piper di cui indoviniamo l’highland dress sotto un normale cappotto, in un paesaggio comunissimo durante una giornata tardo autunnale.
Sembra capitato lì per caso e, già che c’è, suona.