n.3 : ITALIAN SPRING PIPING SCHOOL- La Cronaca

29 Marzo 2007 – Atto Terzo ….

most photos by Mike Paterson – by the courtesy of

continua da “Prima Pagina” del 5/4/07

Giovedì 29 Marzo

Nonostante la “notte brava”, la mattina successiva la Spring School è partita in perfetto orario e, salvo la prima mezz’ora che i docenti hanno dedicato alla organizzazione e stesura dell’orario delle lezioni, le attività didattiche si sono susseguite ininterrotamente dal giovedì al sabato secondo l’orario previsto.

Le lezioni sono state tenute dagli allievi della RSAMD e da Simon McKerrel, Alberto Massi e Margaret Houlihan. Gli allievi sono stati divisi in gruppetti di tre persone e ogni gruppo è stato seguito da tutti i docenti, che si susseguivano a rotazione nell’insegnamento seguendo ciascun gruppo per un’ora di intenso lavoro.

I gruppi erano divisi per livello tecnico e le lezioni sono state condotte in maniera tale da spingere ciascuno dei partecipanti verso sfide appena al limite delle proprie capacità, non solo per valutarne le effettive possibilità tecniche ma anche come stimolo alla crescita tecnico-musicale.

L’orario delle lezioni era strutturato su una sessione matuttina dalle 9.00 alle 13.30, con una pausa caffè dalle 11.00 alle 11.30.
Quindi il pranzo ….

e poi ancora studio in una sessione pomeridiana dalle 15.00 alle 17.00, per un totale di 6 ore di lezione al giorno.

I partecipanti si sono resi conto solo al termine delle lezioni della enorme mole di lavoro svolta, dal momento che a tutti sembrava che le ore di lezione letteralmente volassero via!

Anche i docenti hanno molto apprezzato l’esperienza di insegnare ad allievi con i quali spesso esistevano barriere linguistiche.Il loro insegnamento doveva infatti necessariamente basarsi sul linguaggio universale della musica, e una simile eperienza li ha molto arricchiti.

Le attività serali sono state anch’esse piuttosto intense e molto divertenti.

La cena di giovedì 29 ha avuto luogo in un pub di Isernia dove l’atmosfera è presto diventata incandescente.

Hanno aperto le danze alcuni degli allievi italiani del corso, eseguendo i brani del proprio repertorio. Dopo i primi brani, anche i docenti del corso hanno deciso di unirsi ai loro allievi e , nel momento di massimo “affollamento” ben sei cornamuse si dividevano il minuscolo palchetto del locale dando luogo a momenti di gradissimo divertimento.

Con il proseguire della serata, gli ospiti scozzesi si sono letteralmente scatenati con un deciso orientamento verso il Kitchen Piping più “estremo”. L’impressione generale è stata che, se possibile, in quel contesto si sia suonato meglio e con maggiore rilassatezza della sera precedente.

…. continua …