Prima e dopo la prima guerra modiale

la Grande Guerra, di fatto, segna la linea di discrimine nel mondo delle Pipe Band !

(tratto dal Tutor CD n.3 del BIG – per gentile concessione degli autori)


La crescita del numero e della qualità delle bande nel periodo a cavallo  tra i due secoli, la differenziazione del repertorio, l’interesse per la cultura scozzese in tutte le sue manifestazioni nel tardo periodo Vittoriano e nel periodo Edoardiano stavano dando un grande impulso alla crescita  delle pipe band e  delle competizioni.

Tra il 1914 ed il 1918 la Grande Guerra mise per la prima volta il mondo di fronte alla tragedia di una guerra industrializzata su base globale, e il mondo del piping ne risentì come tutti gli altri ambienti se non di più.

Piper di tutte le nazioni dell’Impero venivano infatti arruolati ed impiegati al fronte e l’elenco di caduti, feriti e dispersi tra i suonatori di cornamusa redatto da Seton e Grant nel 1920 rimane un documento impressionante.
Il periodo post bellico fu quindi per necessità una fase di riflessione, ridimensionamento e riorganizzazione.
E’ proprio in questi anni, infatti, che l’Army School of Piping diventa un punto di riferimento per i piper dell’esercito e che associazioni come la Royal Scottish Pipe Band Association (RSPBA ) vengono alla luce.
Questa nuova fase di riassestamento e di crescita fu di nuovo interrotta dal secondo conflitto modiale.

Se da una parte i piper del Commonwealth furono di nuovo impegnati in prima linea – e moltissimo di loro cadendo vittime dell’assurdità della guerra – dall’altra la grande cornamusa delle Highlands fu ascoltata per la prima volta  in molte nazioni dove i piper non marciavano più alla testa di truppe d’occupazione, come negli anni di massimo espansione dell’Impero, ma davanti alle colonne dei liberatori che portavano con loro le speranze di una vita migliore in moltissimi paesi fino ad allora giacenti sotto il tallone della brutalità delle truppe dell’Asse.
A partire dal 1945, infatti, la grande cornamuse delle Highland iniziò a diffondersi in aree in cui fino ad allora non esistevano tradizioni di piping.

Questo fenomeno ebbe luogo dapprima timidamente e poi, nei decenni successivi,  in maniera esplosiva fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui piper e pipe band esistono anche nei punti più impensati del Globo.