A PROPOSITO DI COMPETIZIONI E DEL BIG CONTEST …

qualche parola di chiarimento …


All’incirca 3 anni fa, quando ero “giovane” e inesperto, ho avuto la fortuna di essere ospite di quella competizione che di fatto è considerata il campionato del mondo per piper solisti il Glenfiddich Championship.
Non starò qui a tediarvi con il racconto di una delle esperienze più emozionanti che mi sia capitato di vivere, né ho intenzione di magnificare la bravura dei competitors, la bellezza dello scenario e la serietà con cui “” vengono fatte le cose; voglio piuttosto affrontare, dal mio punto di vista, l’argomento delle competizioni, del significato che esse hanno nel contesto del piping mondiale e, soprattutto, della loro sensatezza e valenza nell’acerbo e più ristretto ambito del cosiddetto “piping italico”.

Al termine del Glenfiddich Championship ho partecipato anche alla cena di gala con annesso ceilidh e mi sono ritrovato seduto ad un tavolo con perfetti sconosciuti, fatta  eccezione per il “solito” Mike Paterson che comunque, impegnato com’era a fare fotografie e raccogliere interviste per Piping Today, era come se non ci fosse.

A tavola con me c’erano, tra gli altri, Roderick Cannon uno degli studiosi.ricercatori dello strumento più apprezzati della Scozia e un distinto signore di cui non ricordo il nome, Giudice dell’High Court in Inghilterra, che svolgeva parallelamente e con regolarità anche la funzione di giudice inelle competitions per GHB.Ero disperato con nessuno che mi potesse fare da sponda e mi consentisse di partecipare a una conversazione che andasse oltre gli argomenti di cortesia e il soddisfacimento della curiosità dei commensiali in ordine alla presenza di un Italiano, per di più sedicente novice piper, ad una delle massime competizioni per cornamusa.Dopo il naturale imbarazzo iniziale, nonostante la “faccia tosta da vecchia zoccola” (sorry .. era necessario !) che tutti coloro che mi conoscono mi “riconoscono”,  e superato ogni freno inibitore riguardo alla lingua grazie all’abbondante e recidivante consumo di un gradevole “cabernet” cileno, osai calare sul tavolo un’affermazione-interrogativo che “in quel momento” ritenevo perfettamente sensata se profferita da un imbecille Italiano completamente a digiuno di tutto ciò che riguardava l’argomento.
La question fu esattamente la seguente :

non credete che il sistema delle competizioni sia un qualcosa di autoreferenziale e che detto sistema, coinvolgente in ogni luogo del mond piper di ogni età dal bambino di otto anni o giù di lì all’adulto non professionista, portato all’esasperazione non nuoccia alla “musica” (intesa in termini di musicalità e interporetazione) privilegiando esclusivamente il momento tecnico” ?

Al  mio tavolo erano tutti dei gentiluomini e questa fu l’unica ragione per la quale, forse, non venne versato sangue italiano in quel di Pitlochry.La cortesia imponeva comunque una risposta e la risposta fu monosillabica : “NO”.Nessuna chiosa, nessun approfondimento, nessuna spiegazione !
Capii di aver fatto la domanda sbagliata nel posto sbagliato e di non avere, né prima né dopo, offerto il benché minimo argomento a sostegno o quantomeno a chiarimento della mia peregrina affermazione.

Sono passati tre anni e, pur autogiustificandomi per quella malaccorta uscita, mi vedo costretto a rivedere la mia posizione (anche se con cautela) per ragioni ben precise che cercherò di esporre chiedendo il vostro parere sul punto.

Tutti coloro che hanno preso parte alle precedenti edizioni del Gathering sanno che nell’ambito della manifestazione viene ritagliato un piccolissimo spazio per ciò che è stato chiamato “piping contest”, momento durante il quale chi ne ha voglia può far ascoltare una qualsiasi cosa, dalla semplice scala eseguita sul practice chanter per i principianti fino ad una  marcia o un pibroch per i più esperti, sottoponendosi all’attenzione dei compagni e alla valutazione dei  docenti presenti.

Al fine di evitare fraintendimenti (che pure ci sono stati nel passato quando qualcuno è giunto ad affermare che lo spirito che aleggiava al Gathering era di “competitività”) è importante sottolineare quali siano effettivamente la natura e lo spirito di tale “inciso” all’interno dell’intera manifestazione.

Il principale scopo è il tentativo di eliminare, anche se solo per pochi minuti, quell’atteggiamento che Alberto Massi ha sinteticamente e ironicamente fissato nel termine di “vaidopismo”.Il suonare alla “vaidopo” è risultato essere quanto di più deleterio per la formazione del piper. 

Il prescindere dalla perfetta conoscenza del brano da eseguire, dall’esatta esecuzione delle tecniche, dall’indulgenza (o menefreghismo) nei confronti dei propri errori, dall’accettabile accordatura dello strumento, dal tendenziale rispetto del tempo etc. etc. sono tutti elementi costituenti il “vaidopismo” e sono la causa fondamentale dell’assenza di “controllo” dello strumento e del brano che è, invece, il risultato fondamentale da conseguire in quanto propedeutico all’esposizione musicale ed interpretativa del brano che si va ad eseguire.

Altro fondamentale risultato scaturente “contest” è la possibilità di ricevere indicazioni e consigli tecnici sia da parte dei compagni che ascoltano sia da parte dei docenti che sono lì chiamati non ad assegnare pagelle bensì a individuare carenze, indicare soluzioni, fornire suggerimenti e, comunque, incitare il piper a proseguire nel proprio lavoro.

Il conferimento poi di un premio non ha la funzione di sancire la “superiorità” dell’uno rispetto all’altro ma costituisce semplicemente un riconoscimento all’impegno e al risultato di tale impegnoChi ha parlato, a sproposito, di competitività e/o di competizione non ha colto e non è quindi in sintonia con lo spirito che anima il BIG e con gli scopi che d aventi anni a questa parte esso si prefigge : la formazione tecnico-musicale del singolo “piper” e conseguenzialmene la crescita  qualitativa del piping in Italia.

Durante il BIG contest è l’ottica stessa della competizione che è rovesciata ! Non l’uno “contro” l’altro ma l’uno “per” l’altro.

Durante la Spring School del Marzo scorso pure vi è stata una competizione ma anche quella, credetemi, era pervasa dal medesimo spirito e per coloro che l’hanno vissuta è stata un’esperienza formativa.

Personalmente mi ha aiutato enormemente ad eliminare, anche se solo per cinque minuti, l’habitus mentale del “vaidopo”, mi ha costretto a studiare con congruo anticipo e con la massima attenzione e scrupolo possibili i pezzi che intendevo eseguire e un minimo di risultato si è visto, a prescindere dal conseguimento o meno di premi.

Per ritornare, quindi, a “bomba”, se l’allestimento di una piccola competizione significa :

– costingere la persona a studiare– ottenere un’accettabile accordatura dello strumento– conseguire il massimo controllo possibile dello strumento e del brano da eseguire– superare blocchi psicologici– acquisire la consapevolezza che quando si suona v’è dall’altra parte qualcuno che “ascolta”– riconoscersi l’umiltà di sottoporsi alla valutazione di amici e “giudici”– evadere dalla facile condizione di suonare solo davanti a persone che non capiscono nulla di ciò che stiamo facendo– partecipare non contro gli altri ma solo per ottenere una gratificazione per il lavoro svolto e per trarre benefici dalle valutazioni e dai consigli che ne verranno fuori– far crescere lo standard tecnico-musicale del singolo piper e del piping in senso generale

allora ecco che la mia originaria convinzione che le competizioni fossero un qualcosa di autoreferenziale si rivela in tutta la sua fallacità.

E’ da ipotizzare che se il “piping” mondiale contemporaneo è , come è unanimemente riconosciuto, qualitativamente di gran lunga migliore rispetto a epoche, o anche solo decenni, precedenti ciò è merito anche del sistema delle competizioni.

L’importante è individuare e perseguire uno scopo giusto e quindi etico.
Noi ci stiamo provando  e ci dispiacerebbe essere fraintesi.

In tale ottica e con tale spirito, anche quest’anno si terrà il consueto “BIG Contest” che, però, data l’alta partecipazione registrata l’anno scorso e il tempo impiegato per il relativo svolgimento, sarà disciplinato da regole essenziali come da apposito mini regolamento che verrà pubblicato a breve sul sito per cui …… VAI DOPO !