DAL QUINTO AL SESTO GATHERING : manovre di tuning

A sangue ancora caldo spendo volentieri due parole sul nostro 5° gathering.
Sono molto invischiato nell’organizzazione, anche se quella logistica ricade quasi tutta sulle spalle di Duilio, in questo caso ben coadiuvato da Riccardo; quindi non mi metto a dare giudizi qualitativi.
Posso solo dire che comunque il cambio di locazione è stato assorbito alla grande, questo a sottolineare che è la gente, soprattutto, a fare l’evento e non la località in cui l’evento si svolge.
Semmai, vorrei mettere a fuoco un paio di aspetti che poi magari all’interno del forum possiamo commentare con maggiore profondità. Sono idee da digerire e migliorare per poi provarle in pratica al prossimo gathering.Il primo riguarda l’insegnamento.
Abbiamo fatto due anni di prova e credo di poter dire quasi senza dubbio che le classi didattiche, così come sono, non vanno bene al 100%.
Il tempo a disposizione è troppo poco per intavolare un benché minimo percorso, certo riusciamo a darvi un po’ di suggerimenti e di idee, quindi vista la filosofia del gathering potrebbe andare anche bene così, ma credo fermamente che un ritorno ai workshop, snelliti e rivisti rispetto al passato, possa dare ulteriore valore alle 3-4 ore che dedichiamo a questo aspetto.

Alcuni workshop generalisti, come quello condotto alla grande da Michael Gray sull’accordatura, e/o uno sulla manutenzione – e non dite che non ne avete bisogno… – e/o uno di carattere storico-teorico potrebbero ben interessare tutti noi, senza così bisogno di divisioni e di scelte dolorose.

Una fase poi potrebbe invece riguardare aspetti molto distinti, come ad esempio 1-2 ore da dedicare in modo alternativo ai principianti assoluti, alla ceol beag e alla ceol mor. inoltre vedrei bene farne uno di quelli generali già il venerdì sera, perché a me sembra sennò che quella parte del gath sia un po’ sprecata.Il secondo punto riguarda il contest.
Su questo ci sono alcune cose da dire, secondo me.
Ho sudato le sette camicie per convincere una mezza dozzina di persone a partecipare – dico solo che tutti loro si sono comportati ottimamente e alcuni addirittura hanno primeggiato nelle loro categorie – segno che forse non si è ben capito cosa questo possa rappresentare.
L’occasione di porsi di fronte all’emozione, davanti a persone esperte che guardano le tue mani anziché il kilt e che ti mettono per iscritto non le loro critiche, ma i loro consigli, è un’occasione da non perdere, perché ci fa conoscere meglio noi stessi.
Chiaramente, se questo è proprio quello che non vogliamo… ma non credo che qualcuno dei partecipanti abbia avuto segnali negativi dalla sua partecipazione, magari ha capito altri aspetti del suo studio e del suo suono; alla peggio sa meglio dove mettere le mani…ok, sul chanter, fate poco gli spiritosi… insomma, questo è l’aspetto più importante del contest e mi piacerebbe che tutti avessero questo approccio posotivo. 
Però non mi lamento troppo, vista la crescita esponenziale dei competitors dall’anno scorso a quest’anno! quindi avanti così.

Di certo qualcosa va cambiato. da quattro gare dovremmo passare a 3, secondo me, e accettare iscrizioni per una sola di esse.
– practice chanter (un brano a piacere)– marching tunes (uno o più brani in marching style, quindi 2/4, 3/4, 4/4 ecc. per un minimo di 4 frasi– march, strathspey e reel competition style OPPURE slow air hornpipe & jig, nel senso che decidiamo quale dei due medley e tutti i partecipanti dovranno portare quel tipo di set.
Il primo è più serioso e ufficiale, il secondo forse – anche alla luce del livello di difficoltà insito in un MSR – più adatto al nostro gathering.

Questa omogeneità è divenuta necessaria perché anche in chiave open non è molto sensato paragonare una slow air e jig a una performance complessa come un MSR, dove ci sono troppe occasioni di errore e troppe cose che possono andare storte, ed è stato triste ma necessario, nonché credo onesto, penalizzare questi errori pur avvertendo che la qualità del piping in generale era in un paio di casi molto buono.
Spendo due parole due sul comportamento che è stato tenuto durante il contest.
Tra i competitor c’è stata sempre grande simpatia e incoraggiamento per tutti, questo è un fatto molto positivo che cancella completamente la caduta di stile momentanea e isolata che è avvenuta.
Non esiste cosa più fuori luogo al nostro contest del tifo da stadio, delle scene smodate di giubilo – imbarazzando l’incolpevole vincitore – , e di tutto ciò che abbia il sapore della competizione CONTRO gli altri.
In ogni caso dovremmo fare di tutto perché la gara duri non più di 3-4 ore. Credo che sia un lasso di tempo sufficiente a far esprimere tutti senza penalizzare cose – ad esempio la didattica – che dovrebbero avere la stessa importanza, se non di più.Infine: anche stavolta ci siamo strangolati con gli orari. Ancora un piccolo passo in direzione della tranquillità e ci siamo.

Perciò, senza tanti giri di parole, potremmo pensare ad un gathering a blocchi:
venerdì arrivo, strumenti a posto e primi workshop (forse).
sabato mattina workshop, sabato pomeriggio contest, sabato sera concertodomenica mattina kermesse, domenica pomeriggio assemblea api.

Mi piacerebbe che sul forum si sviluppassero discussioni inerenti a questi aspetti che ho sollevato, perché non si esaurisca mai la voglia di migliorare e crescere.

Buon soffio a tutti!