BARNABY BROWN

Barnaby Brown è un virtuoso dello strumento ed uno musicologo sia per quanto rigurda la tradizione musicale “occidentale” che quella dell’Highland piping.
Laureatosi presso l’università di Cambridge e già “primo flauto” dell’Orchestra Giovanile di Gran Bretagna, Barnaby è anche il primo Highland piper a scrivere circa i princìpi e le regole degli antichi movimenti musicali e ciò con lo scopo di riportare le interpretazioni contemporanee di pibroch allo spirito originario.

Tale posizione “ideologica” lo porta a collaborare spesso con Allan MacDonald.

Grazie al suo esaustivo lavoro svolto sul Cantairreach Manuscrip di Colin Campbell e sui manoscritti di Angus MacKay, Barnaby ha recuperato ben 70 opere al repertorio disponibile ed ha scoperto innumerevoli prove relativamente alle pratiche proprie dei musicisti gaelici nel periodo classico dei “bardi”.

Quest’ultimo lavoro in particolare ha generato nuovo interesse sia teorico che pratico circa il modo “sillabico” di interpretare le antiche poesie scozzesi ed irlandesi.

Le sue ricerche nel campo degli strumenti, repertorio e stile interpretativo del diciottesimo secolo continuano a essere una sfida sia per i piper che per gli ascoltatori.

Il riconoscimento per tale impegno nel campo della musica giunse nel marzo del 1999 quando, suonando nello stile da lui ritenuto proprio dell’epoca e con uno strumento che riproduceva un set di “pipes” del 1700 realizzato con la collaborazione del pipemaker Julian Goodacre, si aggiudicò la vittoria nel prestigioso Archie Kenneth Memorial Quaich organizzato annualmente dalla Scottish Pipers Society sotto l’egida della Piobaireachd Society.

Barnaby apporta nel piping delle esperienze musicali davvero inusuali. Come studente egli ha suonato il flauto barocco ed ha cantato con il coro del Gonville and Caius College incidendo anche tre dischi ed effettuando tour in Danimarca, Germania, Slovenia Bulgaria ed America.

Prima di dedicarsi interamente allo studio della musica della tradizione gaelica, Barnaby è stato insegnante di musica in alcune scuole di Roma svolgendo anche un programma di sperimentazione compositiva insieme ad oltre 300 alunni aventi un “range” di età dai 2 ai 12 anni.

Oltre ad incidere 2 dischi unitamente ad altri artisti, ha tenuto anche recital in Roma nella basilica di San Paolo dentro le Mura, a Glasgow presso il Piping Centre ed in occasione dell’Edimburgh International Festival.

Dopo aver studiato la lingua gaelica presso il Clydebank College di Glasgow, si è trasferito in Sardegna dove ha vissuto diversi anni (di cui gli ultimi in compagnia della dolce moglie Elinor) dedicandosi a una ricerca sulla costruzione delle ance e sulla “triple-pipe” (Launeddas) che ha una tradizione sull’isola risalente ad oltre 3000 anni e che Barnaby ritiene avere delle affinità con analogo strumento dell’antica tradizione pitto-gaelica.

Da quasi due anni Barnaby Brown ha fatto rientro a Glasgow e la famiglia è cresciuta grazie all’arrivo di un bel pargoletto.

Oltre alle ricerche sulle “launeddas” Barnaby continua a lavorare su di un corpo di composizioni polifoniche gaeliche per coro, impegno che richiede la sua frequente presenza sull’isola di Skye.

Barnaby Brown è anche un ottimo divulgatore delle sue idee e ricerche e ciò fa anche per il mezzo della casa editrice/discografica da lui fondata e curata.

Al suo attivo sono da menzionare un meraviglioso album interamente dedicato a Donald MacPherson dal titolo “Donald MacPherson .. a living legend” in cui l’ormai ultraottantenne piper dà una incredibile prova di freschezza interpretativa e di intramontabile maestrìa tecnica e a corredo del quale c’è un prezioso volumetto di note esplicative.

Recentissimamente ha pubblicato l’ultimo lavoro di Allan MacDonald dal titolo “Dastirum”.