LE PASTORAL PIPES

Uno strumento quasi decaduto, antenato delle odierne Union/Uilleann pipes


Esemplari di Pastoral Pipes (destra) di fine 18mo secolo, costruttore ignoto e copia del 1995 di Brian McCandless (sinistra)

Continua il mio viaggio sulle cornamuse poco conosciute ai più, con la placidità di una Highland Cattle mi sono appropinquato alla scoperta di questo strumento che è l’antenato delle famose Union Pipes (uso il temine “Union” invece che “Uilleann” perché sembrerebbe sia termine più corretto).

PICCOLA DESCRIZIONE

Le Pastoral Pipes sono le dirette antenate delle Union Pipes, nate attorno alla metà del ‘700 venivano suonate sia in Scozia e più esattamente nella zona delle Lowlands, nella zona dei Border che in Irlanda, e in tutta l’area delle “British Isles”. 

In Irlanda soppiantarono quasi completamente l’uso delle Warpipes fino agli inizi del ‘900 quando iniziò il suo declino fino alla sua riscoperta avvenuta qualche decennio fa.
Si sa che esistevano molti costruttori di Pastoral o “
new Bagpipe” (come veniva chiamata all’inizio) su una vasta area che comprendeva Londra, Edimburgo, Dublino, Newcastle-upon-Tyne.

Il termine “New Bagpipe” si riferisce alla maggiore estensione e alle modifiche che lo strumento ha rispetto alle cornamuse del periodo. Mentre per il termine “Pastoral” non trova un riscontro storico al di fuori del contesto londinese del Geoghean Tutor, quel termine è evocativo di uno tipo di musica suonato con esse, ossia le “Arie Pastorali”, composte in modo “semplice, gentile, delicato ad imitazione di come si supponeva che i pastori le suonassero”, tale stile musicale ben si adattava al tono dolce delle Pasrtoral Pipes/Union Pipes di fine ‘700 quando la letteratura romanzava la vita rurale.

Le Pastoral pipes sicuramente furono l’invenzione di un esperto costruttore di strumenti musicali che puntava sul “Mercato Romantico”.

Le Patoral pipes, e più avanti le Union Pipes furono certamente le favorite dalle classi altolocate in Scozia, Irlanda e nord-est dell’Inghilterra ed era in voga nel contesto sociale  formale dove il termine Union pipes venne coniato.Il primo riferimento di una Pastoral pipe ci viene da un popolare dramma pastorale dell’epoca con musica come nel “Gentil Pastore” (1725) dello scrittore e poeta Allan Ramsay  e nell’opera inglese the Beggar’s  Opera” del 1728, come contromisura all’influsso della Musica Pastorale Italiana.

Nell’opera compare una scena “en masse” di danza al suono di una Pastoral Pipe e la quale fu dipinta da William Hogarth (1697 – 1764) e dove viene mostrata chiaramente una cornamusa a mantice simile a una raffigurata più avanti nel Geoghean Tutor.


L’immagine di William Hogarth menzionata sopra

l’immagine del Geoghean Tutor

Il primo riferimento in Irlanda di questo strumento lo abbiamo da John O’Keefe nel 1760, l‘emergente “Pastoral” e il nuovo prototipo di Union pipe influenzarono la tradizione popolare del 18mo e 19mo secolo in Scozia ed Irlanda.

Le Pastoral pipes, potevano essere suonate sia in piedi che da seduti e il chanter è molto simile alle odierne Union pipes, ma hanno uno “zoccolo” finale che ne estende l’estensione di un tono più basso.

Questo zoccolo, ha due fori passanti come nelle Great Highland Bagpipes. Come nelle Highland pipes il suono è continuo; le note sono articolate da gracenotes.

Le Union pipes, che si evolsero dalle Pastoral pipes, permettono al piper di stoppare il chanter con il ginocchio; questo con le Pastoral pipes non può accadere per via dello zoccolo.

Successivi sets, montavano chanter con uno zoccolo rimovibile; quando esso veniva rimosso erano in tutto e per tutto suonabili come le Union Pipes.

I set arrivati fino a noi ci indicano che avevano due o tre Drones e che potevano avere in genere un Regulator (ma vi sono set che ne montano anche più di uno).

 

Pastoral Pipe di Jonathan Swayne anno 1998

Dettaglio della Drone Bell

Pastoral Pipe con un Regulator

Chanter con zoccolo rimovibile

Antico esemplare di Chanter senza zoccolo rimovibile

ACCORDATURA DELLE PASTORAL PIPES

La convinzione era che per le Pastoral pipes era difficile passare dalla prima alla seconda ottava. Recenti ricostruzioni e restauri ci hanno mostrato che tali supposizioni erano errate.

Nelle moderne Union Pipes, il piper passa da un’ottava all’altra stoppando momenta-neamente il chanter e incrementando la pressione della sacca, causando così un double-toning dell’ancia.

Comunque, nelle Pastoral pipes lo stesso effetto poteva essere ottenuto aumentando la pressione della sacca mentre si suonava la gracenote. 
Per esempio per passare la LowA ad HighA il suonatore può usare una E gracenote.

Molti manoscritti di Pastoral pipes pervenutici fino a noi, ci mostrano che era frequente trovare delle tunes che passavano “virtuosamente” da una all’altra ottava.

Il fatto di stoppare il chanter per passare da un’ottava all’altra oltre che aiutare molto, oltre che dare più dinamismo nell’esecuzione e a modulare il volume, ha sicuramente spinto alla rimozione dello zoccolo finale del chanter permettendo così l’evoluzione delle Pastoral pipes nelle moderne Union Pipes.

Le Pastoral pipes avevano un’alesatura iniziale del chanter di 3,5/4mm e un’alesatura d’uscita più grande di 11mm.

Questi  numeri sono molto simili ai successivi Flat set delle Union pipes  ai primi anni del 18mo secolo.

L’ancia del chanter misurava all’incirca 10,5mm di lunghezza per 9,5 mm di lunghezza e un diametro della staple di 3,2mm.

Il chanter era fornito in una vasta gamma di pitch e il più diffuso negli ultimi set era “l’E Flat” dal suono molto pacato.

Successivi set ci mostrano una slide nello zoccolo per cambiare l’intonazione della nota dominante bassa da bemolle a diesis a seconda dell’occorrenza e in un set ancora successivo una chiave per stoppare i drones e i regulators e l’aggiunta di una “E Key per aumentare l’estensione del chanter nella seconda ottava.

(continua)