STRANE DECISIONI

Se esistono i proverbi  un motivo ci sarà!

Mio nonno, difatti, soleva dire piuttosto spesso  noi fratelli: “molti sospinti dalla vittoria stramba fanno il passo più lungo della gamba”.

Non che da piccolo facessi molto caso ai detti, ci si ricorda del gatto nero, del ragno che porta guadagno, di non passare sotto le scale ecc. ecc. ma di “passi … mai! e poi non ce mai una regola: o ti vengono troppo lunghi e vai con il sedere per terra o troppo corti e passi la vita a domandarti “come sarebbe stato se…”.

Aprendo quindi la posta quel venerdì mattina di inizio ottobre, vedo un invito di Margareth  Houlihan a partecipare ad un Clasp (Competition League Amateur Solo Pipers ), insomma  una competizione per amatori un po’ evoluti.

Preso dal sacro fuoco della passione e da mille e una domanda: “sono pazzo?”, decido di fare le cose per benino e di sentire l’unica persona in grado di darmi un consiglio atto alle circostanze: Il maestro Massi.

Il mio maestro, un amico dispensatore di tuoni, fulmini saette ma dotato di grande umanità e comprensione anche nei casi più improbi e nelle situazioni difficili.

Albe.. ecco insomma, mi piacerebbe.. avrei pensato.. di partecipare a questa competizione…” e mentre chinavo la testa aspettandomi in dialetto toscano la partenza di improperi e cazziatoni, ecco invece arrivare, da  quell’omone lì, sproni e contentezze per la mia ardita “quasi” decisione, e dopo aver parlato a lungo su cosa e come portare, me ne torno a casa e, aiutato dalla mia fantastica e paziente moglie, buttiamo giù una  mail di risposta a Margareth, che, piena dell’entusiasmo e del calore proprio dei popoli anglosassoni  risponde : “Vieni? Bene!

Cosa si porta al Clasp?: Un March, Straspey e Reel, una Jig e un Pibroch!

Come fare per portarli al meglio? : li si aprono come delle cozze ! studiando i passaggi, analizzando i movimenti, i torluath che non sempre vengono come dovrebbero ( maledetti bastardi)!

Aprendo il birl subito dopo l’ultima nota dello straspey, non correndo e… maledizione anche imparando a marciare, perché che diamine di marcia è se non marci?

Da quel benedetto giorno della storica decisione, e dopo aver coinvolto persino un uomo mite come Lino Peluso, ogni mattina, compatibilmente con il lavoro, la passo dentro un’aula delle storica scuola di musica Ciac ( che nessuno avrà mai sentito nominare) a marciare avanti e indietro come un pazzo, provando e riprovando, sbraitando, con giorni come oggi in cui penso “nun jela fò”, giorni in cui le dita rispondono come il papa Pio VII di fronte i francesi mentre occupavano il Quirinale “non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo!

Altri giorni in cui dico “cacchio se suono come oggi…”

Ho nella testa la voce confortante di Albe che mi rincuora: “di certo non farai brutte figure” ma ho nella mente tutte le brutte cose che possono accadere:

si tappa un bordone, inciampi nei lacci delle scarpe, suoni Green Hills, dimentichi completamente chi sei, il brano, che ci fai li, perché portano tutti la gonna anche se di donne non se ne parla!

Insomma, gli ultimi giorni si passano brancolando nel panico buio delle incertezze, l’unico modo di provare a sconfiggerle è: studiare, al meglio, facendo quello che si può , con umiltà e scanzonatezza.

So di non andare li per vincere di certo, (con la banda sono 3 anni che ci proviamo, partecipando a gare massacranti, ma si arriva sempre terzultimi!); vado perché vorrei annusare l’aria che si respira, in mezzo a tanta gente che ama il tuo strumento (IO IL MIO), (LORO IL LORO)!!

Vado perché ogni tanto sfidare se stessi, anche se deboli di cuore ed emotivi, fa sempre bene; vado sperando di riportare qualche utile giudizio su cui lavorare insieme ad Alberto per migliorare il mio piping; infine vado perché Londra è Londra, Lino è un compagno di viaggio fortissimo, e perché adoro viaggiare con mia moglie quando possiamo.

Francesco

A nome di tutti gli amici e dei lettori di questo sito un affettuoso “in bocca al lupo” a tutti e due! Anche se …, lo sappiamo … il Piper of “Distincscion” parte avvantaggiato … LUI le fa innamorare … Irlandesi e non !