MARCIARE SUONANDO

Qualche consiglio pratico per chi …….non trova il suo passo

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Tra le innumerevoli “perle” contenute nel tutor book del Colleg of Piping leggiamo anche questa:

“un piper deve imparare ogni brano cinque volte:

la prima volta sul (practice) chanter;

la seconda volta sulla cornamusa;

la terza volta per suonare davanti al proprio istruttore;

la quarta volta per suonare in banda;

la quinta volta per suonare marciando”

In questo articolo cercherò di dare qualche consiglio pratico per chi si trova nella fase cinque.

Strano a dirsi, ma suonare marciando – che pure dovrebbe essere una cosa piuttosto naturale- risulta invece per molti un’operazione assai ostica.

Anche chi già ha provato a cimentarsi in queste spericolate acrobazie pipardesche ha sicuramente notato, sopratutto ai primi tentativi, la tendenza a “camminare sulle uova” – per usare una espressione assai cara ad Alberto Massi – per cui queste note potrebbero essere d’aiuto anche per chi si sta già cimentando con la fase cinque e può aver bisogno di qualche aiutino per non sembrare più una specie di manichino ingessato

Innanzitutto: iniziamo con il piede giusto .

Ogni volta che iniziate a muovervi fatelo con il sinistro.

Si tratta di una delle innumerevoli eredità derivante dalle origini militari delle pipe band. Noi non facciamo altro che adeguarci a questa convenzione ormai consolidata – e che ci tornerà molto utile quando ci capiterà di suonare in una band che non si limita a suonare da ferma ma che si muove anche marciando .

Altra cosa importante: dovete acquisire la massima dimestichezza possibile con le marce che suonate prima ancora di provare a marciare suonando.

Avete molte possibilità per farlo, e di seguito ve ne suggerirò qualcuna.

La più semplice: provata a canticchiare o a fischiettare la vostra marcia ogni volta che camminate.

Ripetetevi il vostro brano mentre andate alla fermata del tram, quando andate in edicola a comprare il giornale, quando state andando davanti scuola a prelevare i piccoli, insomma: ogni volta che fate due passi a piedi ripassatevi il vostro brano.

Non dovendo materialmente suonare, potrete facilmente accellerare o rallentare il beat per adattarlo a quello del vostro passo.

Vi renderete conto che anche questa operazione apparentemente banale non è affatto immediata. Dovrete infatti modificare un pelesimo il vostro passo abituale per adattarlo al tune. Ora, ognuno di noi ha iniziato a camminare a un’età variabile tra i 10 e i 20 mesi di vita, e da lì in avanti ha camminato per ogni giorno della sua vita con un ritmo e una cadenza che ormai sono ben consolidate.

Chiaramente, quindi cambiare anche di un filo questo ritmo -o anche adattarlo un pò alla musica che suoniamo- per qualcuno può essere veramente un’impresa, ma con un pò di esercizio ci riuscirete

Il passo successivo è usare tutti e due i piedi per tenere il tempo quando studiate un brano con il PC.

Sedetevi belli comodi su una sedia, prendete il vostro PC, accendete il metronomo con un beat che vi risulti comodo e iniziate a suonare tenendo il tempo non più con un solo piede ma battendoli a terra entrambi (alternativamente !!! n.d.r) – e ricordate: sempre prima il sinistro!

Una volta presa dimestichezza anche con questa routine, il grande passo: proviamo a marciare suonando.

Anche qui, andiamo per gradi.

Si inizia suonando la GHB da fermi, battendo il piede sinistro per tenere il tempo.

Poi, sempre da fermi, portate il tempo battendo i due piedi. A questo punto state già marciando sul posto!

Siete pronti per il grande balzo, ma ricordatevi: sempre prima il sinistro.

Sarà naturale se all’inizio non vi sentirete a vostro agio, per cui non preoccupatevi. Per raggiungere la necessaria scioltezza e naturalezza, anche dopo aver fatto tutti gli esercizi sopra descritti, dovrete semrpre provare, provare, provare…….

Non cercate di adattare il vostro passo al tune.

In altri termini, non siete obbligati in alcun modo a fare un numero fissato di passi in avanti prima di iniziare a girare su voi stessi , nè tantomeno siete obbligati ad arrivare alla fine di una frase prima di girarvi e ripartire. Concentratevi solo sul fatto di camminare nella maniera più naturale possibile e facendo in modo che ogni passo coincida con esattamente il beat. Solo quando sarete sicuri di voi stessi potrete eventulamente preoccuparvi della “coreografia” della vostra camminata facendo un numero regolare di falcate prima di niziare la manovra del dietro front e altre amenità del genere.

In ogni caso, anche quando sarete sciolti e sicuri di voi stessi, ricordatevi che non siete tenuti a rispettare nessuna regola quando marciate: dovete solo marciare a tempo.

Buone passeggiate!