DALLA PROFONDA SORGENTE DELLA MUSICA

n. 41

l’autore: Tom Peterkin
 

traduzione di : Gianluca Tarasconi

TOM SPEIRS


 

Una piccola città dell Ayrshire di nome Darvel è più che fiera di condividere e alimentare  la gara di popolarità [fra i suoi cittadini N.d.T.]. E’ il luogo di nascità di Sir Alexander Fleming, noto il suo indubbio e straordinario contributo al mondo della medicina.


“Ma è solo il secondo più famoso cittadino nato a Darvel”
ridacchia Tom Speirs mentre ripensa alla sua giovinezza trascorsa in questo luogo.

Forse c’è qualcosa di vero nella sua affermazione. Dopo tutto, lo scienziato che ha scoperto la penicillina, potrà pure aver vinto il premio Nobel ma non è mai arrivato vicino a vincere la Northern Meeting Gold Medal.

“A tutt’oggi la persona più famosa nata a Darvel è Sammy Cox dei Rangers” aggiunge Speirs, con l’arguzia che è tipica di coloro che hanno preso lezione, da una delle più alte autorità della nostra arte [chiaramente il Piping N.d.T.].

Rilassandosi nel suo studio, e tendendo un critico ma incoraggiante orecchio ai suoi allievi, Speirs ricorda che era nella casa di famiglia a Darvel alla fine della seconda guerra mondiale, ed aveva solo 4 anni quando suonò la prima nota con un chanter.

Era l’inizio di una vita di studio che lo avrebbe condotto ai vertici come Piper solista, ed in seguito lo avrebbe visto muoversi dalle pedane di gara, al banco della giuria, dove ancora oggi è grandemente richiesto come giudice.

Il Giovane Speir fece eccellenti progressi con il chanter ed entro 3 anni, passò alla cornamusa suonando nella sua prima gara all’età di 7. Probabilmente tale precocità, derivava in maniera inevitabile dalla sua discendenza.

Il primo a sovrintendere alla sua educazione musicale fu il padre, il Pipe Major Jock Speirs, smobilitato nel 1945 e ritornato a casa dopo aver prestato servizio in Italia.

Jock Speirs era ben noto come Piper ed era stato Pipe Major del 3° battaglione dei “London Scottish” durante la guerra.

Egli non era soltanto un ottimo Piper, ma anche un insegnante di talento, questa caratteristica fu pienamente apprezzata da Tom solo quando vide il padre insegnare alla sua progenie, i figli Iain e Gregor che naturalmente sono entrambe dei Piper titolati [fra le varie competizioni Iain ha vinto la Gold Medal nel 2007 N.d.T.]


“Ciò che mi colpisce oggi, ripensando a mio padre impegnato ad insegnare ai miei due figli Iain e Gregor, è che era un meraviglioso motivatore”
afferma Speirs.

“Ti faceva provare gioia nello studiare, rendeva piacevole imparare, lo aveva fatto anche con me. Per esempio poteva dirti: “Hai esegutio un buon Taourluath, ne puoi suonare 5 in un respiro? Ora vedi se puoi farne 10 senza neanche un errore”.


Sebbene l’unica carriera musicale di Speirs padre fosse primariamente basata sulle Pipe Band egli amava grandemente anche l’attività solistica.

Per meglio dire Speir Senior aveva un grande amore per il Piobaireachd, in particolare la grande composizione Lament for Mary McLeod.

“Negli ultimi tempi soleva dirmi: “Avanti suonami un Piobaireachd” voleva dire “Avanti suonami Mary McLeod ” ricorda  Speirs.

In quei giorni subito dopo la fine della guerra, il giovane Speirs si unì alla Pipe Band di grado 3 “Crosshouse Band”. Condotta da suo padre.

Fu però tramite un’altra Band (sempre condotta dal padre), che ebbe l’occasione di incontrare una persona che avrebbe influenzato in maniera rilevante i suoi progressi.

Sotto la conduzione del P/M Jock Speirs la “Darvel Rovers Pipe Band” fece un tour in Danimarca e Norvegia.

In Scandinavia si incontrò con la “Maryhill Rover Band” di Glasgow.

Il Pipe Major di quest’ultima, era Jim Jeffray, che lavorava anche come costruttore per conto della Peter Henderson.

I 2 Pipe Major divennero solidi amici, e quando Jock Speirs si mise a cercare qualcuno che potesse insegnare al suo promettente figlio, è a Jeffray che si rivolse.

Quest’ultimo viaggiava da Glasgow nell’Ayrshire settimanalmente per dare lezione al suo protetto.

“Jim Jeffray era un gentiluomo” dice Speirs. “Era un uomo gentile nel vero senso della parola. Mio padre mi aveva introdotto al Piobaireachd, ma Jim Jeffray mi portò oltre, avrò avuto 6 anni e mezzo o 7”

Sotto la guida di Jeffray, il giovane Piper iniziò a farsi notare nelle competizioni giovanili.

Nel 1950 c’erano 3 di queste competizioni 2 si effettuavano allo “Scottish Piper Club” a Glasgow ed una a cadenza annuale a Cowal.

In questa occasione Speirs ebbe l’opportunità di gareggiare contro altri formidabili Piper tra i quali: Iain McFadyen e sua sorella Freena, Johm McAskill e Kenny McDonald. Contro questi futuri campioni, Speirs provò che aveva un sacco di potenzialità.

“A quei tempi ricevevi come premio delle medaglie dovrei averne una scatola piena in casa”.

Da adolescente, Speirs ebbe la fortuna di ascoltare dal vivo dei grandi nomi di allora.

In una visita occasionale allo “Scottish Piper Club” a Glasgow ascoltò Seamus McNeill, John McFadyen, Willie Connell e Donald McLeod.

Ascoltò in oltre suonare il maestro dell’epoca pre-bellica Robert Reid.

Sebbene Reid si fosse ormai ritirato dalle competizioni era solito suonare qualche brano al “Piper Club”.

“Essendo un giovane mi sedevo dietro ed ero un po’ in soggezione” ricorda Speirs

“Avevano tutti una grande abilità Reid e Donald McLeod sono particolarmente vivi nella mia memoria”.


A quei tempi non esisteva la stessa consistenza di suono di cui sono oggi capaci le cornamuse con le loro ance sintetiche ed i sofisticati sistemi di controllo dell’umidità.

Ma da giovane uomo, Speirs rimase impressionato dalla bellezza degli armonici prodotti da cornamuse con sacca in Sheepskin e ance in canna suonate rispettivamente da John McLellan, Donald McPherson e Hector MacFadyen da Pennyghael.


“Mi stavano di fronte ed avevano un suono che mi sovrastava ed andava oltre qualsiasi altra cosa, tutto questo oggi non accade perché tutti suonano intonati, bilanciati e la stabilità e il suono si assomigliano un po’ tutti”

Negli anni a venire, Speirs avrà la fortuna di ricevere lezioni da un Piper che suscitava la sua ammirazione sin da quando era giovane.

Dopo aver lasciato il circuito giovanile, la sua carriera di Piper stallò, in concomitanza con il fiorire della sua carriera professionale.

Nel 1958 entrò come impiegato nella Royal Bank of Scotland e gli obblighi del suo lavoro lo costringevano a dedicare poco tempo allo studio.

Dopo aver sostenuto alcuni esami interni, proseguendo nella carriera divenne un ispettore per conto della suddetta banca, questo tipo di lavoro presupponeva molti viaggi che rendevano, come detto in precedenza difficile lo studio.

Infatti, fu proprio il suo lavoro a togliergli la possibilità di prendere lezioni da una delle più grandi figure del Piping di allora.

Nel 1965 si trasferì ad Edimburgo e con un po’ di trepidazione ebbe un incontro con il Capitano John McLellan.

“Fu come telefonare a Dio” ricorda Speirs, il suo incontro con il soldato che aveva sostituito il leggendario Willie Ross alla guida dell “Army School of Piping”.

McLellan diede il suo benestare e per un po’ di tempo Speirs andò nella bella casa di McLellan in Ramsay Garden ai piedi della spianata del Castello di Edinburgo.

“Non era un appuntamento fisso, perché non potevo garantire la mia presenza a cadenza settimanale alle lezioni” ammette Speirs.

Alla fine McLellan disse: “Guarda, non funziona. Non perdere altro tempo” “Compresi che se sei via per lavoro non puoi sederti e studiare. Che sarei tornato la volta dopo impreparato e che aveva ragione, così non funzionava”.

All’età di 30 anni la sua carriera professionale iniziò a stabilizzarsi ed essere più regolare, Speirs cominciò a partecipare agli Highland Games.

Lasciò in maniera del tutto amichevole l’insegnamento di McLellan, ma un altro insegnante stava aspettando per portarlo avanti.

Donald McPherson recentemente rientrato in Scozia dopo aver terminato la sua carriera d’Ingegnere, che lo aveva portato verso i confini del sud.

Speirs andava settimanalmente a Glasgow per ricevere lezioni da colui che è considerato come il più grande Piper competitivo del 20° secolo.

Questo legame con la famiglia Speirs sopravvive tutt’oggi.

McPherson, ha vinto un numero record di premi all’Inverness Clasp e nella gara senior di Piobaireachd a Oban, ha aiutato il figlio di Speirs, Iain a conquistare 2 Gold Medals e numerose altre vittorie (vedi foto sotto).

Il legame tra queste 2 famiglie risulta quindi essere di lunga data e molto fruttuoso.

Ma i primi tempi in cui Tom competeva non sono passati senza tribolazioni.

A tutt’oggi quando giudica  Speir prova solidarietà per quei Piper che lottano per entrare in classifica.

A lui accadde nello Speyside ma all’epoca non se ne rese conto.

Speirs viaggiò per competere al Nethy Bridge Games dove Bob Nicol di Balmoral era giudice.

“Suonai nella categoria del Piobaiereachd e non andò un granchè bene, suonai nella marcia il brano Abercairney Highlanders, suonai anche Strathspey e Rreel ma andò male ed alla fine pensai, al diavolo! Sono fuori”

Era così deluso che lasciò anzitempo la competizione senza l’ulteriore “scocciatura” della Giga.

La settimana seguente arrivarono i Crieff Games, scontrò per caso un amico Eddie Clark un Piper degli Atholl Highlanders.

Clark gli chiese: “Cosa ti è successo la scorsa settimana?”

“Och…..ho mollato. Non mi divertivo” fu la risposta di Speirs

“Che sfortuna, perché avevi vinto la marcia” gli disse Clark.

Un grande passo avanti era stato fatto arrivarono molti premi quel giorno a  Crieff.

“Andò così” dice Speirs “Avevo provato che potevo farcela piuttosto che provare che non potevo”

A mano a mano che la sua reputazione crebbe, il brano che gli aveva dato il primo successo a Nethy Bridge divenne il suo “marchio di fabbrica”.

Un anno in particolare fu veramente dura, arrivarono i Giochi ed i giudici non sceglievano questa marcia dalla lista che Speirs proponeva.

Verso la fine della stagione Speirs si stava recando ad una competizione quando dalla folla una voce gridò: “Oh Dio, arriva Abercairney Tom”

Il nomignolo era stato dato e da allora “Abercairney Tom” divenne il titolo di un’interessante Giga composta da R.S. McDonald.

Ma era vincere una competizione di Piodaireachd in particolare la Gold Medal a Oban o Inverness l’ultimo obiettivo. Perseguire questo traguardo risultò essere a volte frustrante, ma alla fine  una gratificante odissea.

Il campo base per quest’assalto ai più alti onori del piping, fu un caravan che comprò e parcheggiò nei pressi di Birnam nel Perthshire.

“Di solito guidavamo sino là il venerdì notte e partivamo per i giochi il sabato. Moglie, Figli, una macchina carica di pannolini e Dio solo sa cos’altro”.

“Finiti i giochi tornavamo al caravan il Sabato notte, se c’erano dei giochi il Lunedì rimanevamo fuori e rientravamo direttamente Lunedì notte”.

Studiare veniva fatto all’aperto, chiaramente, ma la vita familiare nel caravan era armoniosa come i Bordoni ben intonati McDougall e il chanter Sinclair della cornamusa di Speirs?

“Non spetta a me dirlo” risponde ridendo Speirs.

“Tutti noi possiamo ancora ricordarlo, quando ritorni a casa e ti rendi conto che hai mangiato, dormito, e fatto tutto il resto in uno spazio che corrisponde alla metà del tuo salotto è veramente stupefacente”

Nel 1972 suonò MacIntosh’s Lament ed arrivò secondo al  Uist and Barra Competition.

Fu il suo primo premio nel Piodaierachd e gli diede un grande incoraggiamento.

Andrew Wright lo avrebbe battuto suonando Desperate Battle, ma il risultato in ogni caso aiutò Speirs a capire che poteva controllare i suoi nervi.

“Competere è sempre un supplizio nervoso” dice Speirs “Ho scoperto che se non sono nervoso non suono bene. Penso che la maggior parte dei Piper sia lievemente tesa. Veramente il segreto è cercare di incanalare questa tensione in qualcosa di positivo piuttosto che farsi condizionare negativamente”


Questa specie di propensione al positivo sta dietro alle vittorie che lo hanno spinto verso l’elite del Piping.

Dopo diversi anni in cui Speirs è andato vicino alla vittoria, finalmente raggiunge il risultato e vince la Gold Medal al Northen Meeting nel 1980.

L’anno precedente, aveva suonato Corrienessan’s Salute e aveva raggiunto il “peggior premio al mondo” vale a dire il secondo posto all’Inverness Medal.

Nel 1977, fu secondo a Ian Clowe alla Gold Medal di Oban, suonando Lament for Donald of Lagan.

A Inverness conquistò anche 2 quarti un altro secondo e due terzi, per non menzionare un paio di terzi ad Oban.

Lo si potrebbe perdonare per aver pensato che la Golden Medal gli sarebbe scappata ancora una volta quando chiese di suonare The Battle of Bealach nam Brog uno dei sui brani preferiti, ma aveva sentito dire che ad un giudice non piaceva.

“Avevo l’impressione che chiunque si fosse azzardato a suonare quel brano era fuori strada, ed avrebbe suonato solo per piacere.[e non per conseguire un risultato N.d.T.] Così, invece di andare in pedana tutto nervoso e teso, sono andato con questo atteggiamento: “Non ti piace questo brano, eccolo, ascoltatelo lo stesso”. E’ stato veramente un diverso approccio mentale”

Questo senso di “sconfitta preannunciata” gli diede sicurezza ed iniziò a veleggiare sul brano e questa situazione lo aiutò a tirare fuori e a pieno la bellezza, che stava nella musica.

Ma i nervi ancora una volta ruppero l’incanto.

“Stranamente ad un certo punto cominciai a sentimi veramente teso” ricorda.

“Divenni veramente teso sui Taourlath Doubling e persi il filo. Non ricordo neppure se ero alla seconda o terza riga”.

Un’opzione in questa situazione sarebbe stata andare in panico.

Invece Speirs ricorda: “Ho smesso di pensare e lasciato che le dita andassero automaticamente e prendessero il sopravvento”.

La musica era così indelebilmente impressa nel suo subconscio che fu in grado di portare a termine il brano senza perdere una nota.

“Dio stiamo andando indietro di 25 anni. Questa è una maledetta confessione che mi stai tirando fuori!”

Rendendosi conto che non tutto era perduto, Speirs si recò al piano superiore del ristorante dell’Eden Court Theatre, alla disperata ricerca di un caffè calmante.

Non riuscendo a chiamare una cameriera si sedette vicino a due “care vecchine” che ovviamente non erano delle appassionate di Piping.

“Erano ad Inverness per fare compere” dice Speirs

Dopo la dura prova sostenuta poco prima, l’ultima cosa che voleva era fare conversazione.

Ma fu bombardato da una valanga di domande.

“Che tartan indossi, figliolo?” dissero.

“Hai uno Sporran veramente buffo” fu un altro utile commento.

“Chi ha cucito i tuoi calzettoni?” l’interrogatorio continuava.

“Devo essere stato estremamente rude” afferma Speirs che ha mostrato un’ammirabile pazienza nella maggior parte delle circostanze.

Robert Barnes il noto Piper di Fife che arrivò secondo alla competizione, lo raggiunse e le due signore radunarono i loro acquisti e se n’andarono.

“Spero tu sia fortunato figliolo, terremo gli occhi sul giornale” fu l’ultima affermazione prima di andarsene.

Speirs fu debitamente annunciato come vincitore della Gold Medal e l’incontro fu temporaneamente dimenticato nell’euforia per la vittoria.

Fu scattata una fotografia e nome ed indirizzo furono pubblicati sull’Inverness Courier.

“Dopo un po’ di tempo ritornai ad Edimburgo, le due signore mi avevano lasciato un biglietto alla Caledonian Tea Room. Non c’era scritto chi fossero né da dove venissero. Ma ho ancora il biglietto”.


Quel trionfo gli permise di scontrarsi con altri Gold Medallists alla gara Senior di Piobaireachd ad Oban ed al Clasp ad Inverness.

Sfortunatamente suo figlio Iain non ha mai vinto la Gold Medal a Oban.

Ma nel 1983 Tom vinse il primo premio al Clasp di Inverness un risultato che coronò una meravigliosa carriera suonò anche Strathspey e Reel, ma l’esecuzione fu minata perchè era distratto dal pensiero del brano con cui aveva vinto. 

Tulloch Ard (la versione presente nel libro n° 12 della Piobaireachd Society).

Quest’ultima vittoria gli permise di guadagnarsi un invito al Blair Castle per disputare il Grant Championship precursore dell’attuale Glennfiddich.

Non fu brillante in quell’occasione ma la sua carriera stava ormai per volgere al termine.

Si era sempre detto che avrebbe smesso di competere quando lo studio iniziava a pesare.

“Ed è esattamente ciò che accadde ho smesso di divertirmi a studiare”

“Ma continuo a suonare ogni notte. Infatti i ragazzi [probabilmente i nipoti N.d.T.] vengono richiamati per andare a dormire mentre sto ancora suonando. Si mia moglie Può!” [Caspita la signora deve avere una vocina niente male! N.d.T.].

Un altro fattore fu uno sfortunato incidente i cui strascichi negli ultimi tempi hanno tristemente ridotto la sua capacità di suonare.

“Nel 1979 caddi scivolando dalle scale, e per salvaguardare lo strumento che al momento stavo trasportando, mi ruppi il gomito e danneggiai le vertebre a livello cervicale. Quest’ultimo danno col passare del tempo si è trasformato in spondilosi faccio quindi  fatica a tenere per lungo tempo la sacca sotto il braccio sinistro”.


Quando era al vertice della carriera studiare era molto divertente.

Tre dei suoi più intimi amici andavano a trovarlo a casa per suonare assieme regolarmente.

Erano Derek Freser, un Silver Medallist, Jim Hood una figura ben nota ai giochi, e Iain T Cameron, un illustre ostetrico oggi a capo della scuola medica specialistica alla Southampton University.

“A turno uno di noi veniva giudicato dagli altri tre ed il peggiore doveva andare a fare il caffè. Non immaginate i litigi che abbiamo fatto per non andare a fare il caffè ma credo che in questo modo abbiamo imparato ad insegnare e a giudicare”

La devozione del Professor Cameron al Piping lo ha spinto a studiare ad Edimburgo piuttosto che a Oxbridge.

“E’ un ragazzo intelligente” dice Speirs, ed aveva una predisposizione naturale ed un’estrema facilità nel memorizzare i brani difficili.

Speirs una volta gli suonò Battle of the Pass of Crieff.

Cameron lo suonò di seguito dopo averlo ascoltato una sola volta.

Divertente fu anche una proposta fattagli all’Eagle Pipers la più decadente istituzione del Piping in Edinburgo.

“Vuoi una presa di tabacco [da fiuto N.d.T.], ragazzino?” era il saluto non convenzionale che ricevevi da Gordon Asher il famoso Piper barbuto di El Alamein che dirigeva il West End Hotel dove si svolgevano gli incontri.

L’associazione prendeva il nome dalla Eagle Tavern situata in cima a Royal Mile, dove avvenivano gli incontri prima di andare all’Hotel di Asher.

I soldati che seguivano il corso da Pipe Major presso La Army School Of Piping al Castello di Edimburgo furono i primi sostenitori.

Durante i primi anni i membri includevano: P/M George Stoddart, il padre di Gavin anche conosciuto come “Zio George”, Iain McLeod, il Pipe Major della allora Pipe Band vincitrice del campionato del mondo, la Edinburgh Police Pipe Band, ed altri personaggi come Hugh McCallum e John McLellan.

Quei mercoledì notte al West End Hotel sono ancora profondamente ricordati dagli esperti del Piping d’Edinburgo.

Infatti, nostalgici contributi nei forum in internet riguardanti il Piping ricordano una “gloriosa estate” in cui Speirs suonò il brano con cui aveva vinto la Golden Medal  ad un pubblico apprezzante.

L’Eagle Piper fu dove Speirs fu testimone del più bel Piobaireach che avesse mai sentito.

Fu la prima volta che ascoltava Beloved Scotland suonata da Ian Cameron, un Piper “veterano” proveniente da Islay.

Cameron iniziò a suonare nel 1919 dopo aver ascoltato G.S. McLenan e i suoi insegnanti furono Willie Ross e Roddy Campbell.

Cameron trascorse molti anni lontano dalla Scozia, il che limitò la sua opportunità di gareggiare: Ma una volta nel 1960 perse per un soffio l’occasione di vincere la Golden Medal suonando All the Men Played Rent but Rory.


Dal punto di vista competitivo invece il più memorabile brano ascoltato da Speirs fu quello suonato dal suo insegnante Donald McPherson in occasione della sua 15 e ultima vittoria alle senior piobaireachd competitions a Oban nel 1990.

E’ un tributo alla longevità di McPherson in quella occasione Speirs giudicava il suo vecchio maestro e quest’ultimo gli stava dando un’impareggiabile interpretazione di Lady McDonald’s Lament.


“Lo devo dire, non che fosse un mio allievo ma che era  allievo di se stesso”
afferma Speirs.

“Fu magico, fu premeditato, fu preciso, fu ben temperato, fu ben costruito, con una diteggiatura perfetta e con un meraviglioso suono”.

A tutt’oggi la maggior parte delle energie di Speirs sono impiegate nel trasmettere le sue conoscenze ai suoi allievi che includono alcuni dei più talentuosi Piper professionisti ed anche degli entusiastici amatori.

Coloro che sono abbastanza fortunati da ricevere insegnamenti da Speirs, si rendano conto che gli è stata passata la conoscenza che proviene dal Piping più puro. 

Per coloro interessati alla discendenza, và detto che Speirs ha ereditato molto dalla scuola di piobaireachd dei Cameron.

Dopo tutto il suo primo mentore Jim Jeffray lavorò nella fabbrica della  Henderson con il Pipe Major John MacDougall Gillies, il principale esponente dello stile dei Cameron della prima metà del ventesimo secolo. L’insegnamento impartito a Donald MacPherson da suo padre Iain deriva anch’esso da MacDougall Gillies le cui conoscenze possono essere fatte risalire al grande Piper del diciannovesimo secolo Donald Cameron.

Ma Speirs ha ricevuto molto anche da quello che può essere chiamata la tradizione di Macpherson, uno stile che suggerisce una presentazione del Piobiareach maggiormente ritmica rispetto all’approccio più rotondo tipico dei Cameron.

La maggior influenza fu Jimmy McIntosh, il cui insegnate fu Bob Brown di Balmoral.

Brown fu  a sua volta uno dei  migliori allievi di John MacDonald di Inverness, che a sua volta ricevette la maggior parte delle sue conoscenze da Calum Piobaire MacPherson.

“Jimmy è stato un Piper dalle sonorità veramente morbide e delicate”  dice Speirs

“non sò se queste siano le parole migliori per descrivere il suo modo di suonare, delicato, il suo modo di suonare era una sorta di sfumatura di tutti i colori, ed era in oltre un insegnante ricco di entusiasmo”


Curiosamente, Speirs non rileva fondamentali differenze tra il modo di suonare di MacPherson e quelle di MacIntosh.

“Non è una cosa di cui sono veramente consapevole. All’epoca non avevo l’esperienza necessaria per giudicare una cosa del genere. Poteri solo affermare ciò che ho detto: E penso che in tutto questo stia l’insegnamento”

“Probabilmente bisogna raccogliere le esperienze, fino a quando non si è in grado di prendere decisioni su ciò che ci piace e ciò che non ci piace. Ma sicuramente all’epoca non ero in grado di far questo Donald MacPherson diceva “Suona in questo modo” e io lo facevo. Jimmy MacIntosh diceva “suona in questo modo” ed io facevo esattamente ciò che mi diceva. Non vedo grandi scontri in termini di stile”.

Speirs prese un paio di lezioni anche da Johm MacFadyen, Roddy MacDonald di South Uist e dal Piper che fu molto probabilmente il più celebrato allievo di John MacDonald vale a dire ”wee” Donald MacLeod.

Le lezioni da questo maestro del Piping  e compositore una parte del premio per aver vinto la B Grade Piobaireachd alla Scottsh Piper’s competition.

All’epoca MacLeod lavorava  per Graniger e Campbel  [manco a dirlo ditta costruttrice di cornamuse N.d.T.]

“Era un uomo meraiglioso, –  meraviglioso”  dice Speirs

“Ero solito andare presso la fabbrica  il sabato mattina,  e mentre Donald lavorava al suo banco io gli facevo ascoltare i brani alla fine ci sedevamo e ne discutevamo fumando una sigaretta”

In passato alcuni Piper erano famosi per essere riluttanti a passare per intero le loro conoscenze ai loro allievi in modo da evitare che questi ultimi raggiungessero il loro stesso livello di esperienza.

A Speirs questo non è mai accaduto. Quando si sedeva ai piedi di una delle “personalità” del Piping che hanno contribuito al suo apprendimento.

“Avrete sentito parlare di insegnanti che vi trasferiscono solo il 50 percento delle loro conoscenze, io sono stato molto fortunato tutti coloro che mi hanno insegnato m hanno sempre dato il 120 percento di quello che conoscevano. Sono sempre stati istruttori ed insegnanti molto bravi molto disponibili e capaci di motivare, e non tralasciavano mai alcun particolare”


Similarmente Speirs ha questo generoso approccio insegnando ai sui allievi che sono veramente fortunati nel poter beneficiare di questa  profonda sorgente della conoscenza musicale.