MIGLIORATE IL VOSTRO MODO DI SUONARE LE MARCE IN 2/4

n. 42



l’autore: Jori Chisolm
Piper solista di successo e componente della attuale Pipe Band campione del mondo Simon Fraser University Pipe Band.

traduzione di : Gianluca Tarasconi

Breve nota a cura del traduttore: in questo articolo (e in quelli che verranno), le eventuali mie note personali scritte allo scopo di focalizzare meglio concetti/argomenti verranno sempre segnalate tramite parentesi quadrate e con la dicitura finale N.d.T. Per tutti coloro che non abbisognano di tale precisazione saltino tranquillamente queste parti superflue. Per quanto concerne la notazione userò chiamare le note in italiano e tra parentesi riporterò la notazione anglosassone/internazionale.
“”Le marce sono una parte essenziale del repertorio di un Piper, in particolare fra le marce in 2/4 vi sono alcuni dei brani più belli composti per Cornamusa; sono in oltre il fulcro per tutti coloro che partecipano alle competizioni. Sia che tu competa, suoni per degli ascoltatori, o semplicemente per tuo divertimento, l’obbiettivo è la perfetta esecuzione degli elementi tecnici del brano associati ad una ragionevole espressione dal punto di vista musicale. Ci sono pochi semplici passi da fare per migliorare il modo di suonare le marce in 2/4.

Segnate il tempo: Le marce in 2/4 hanno per definizione 2 battiti per misura [a volte chi solfeggia li chiama anche movimenti N.d.T.] nella frazione scritta il 2 rappresenta il numero di battiti presenti in una battuta e il 4 la durata della nota che lo compone, ossia il quarto [in questo caso quindi 2 note da 1/4 o 1 da 2/4 o tutte le altre combinazioni fatte da note di valore minore N.d..T.]

Prendete una matita e segnate una freccia sulla nota che cade esattamente sul battito. Siate precisi. Le singole Grace Note si suonano sul battito, così come la prima Grace Note presente nei Doublings e del Birl. I Grips vanno suonati prima. I Taorluath hanno il MI (E) che cade sul battito. Il SOL (G) dei D-Throw va suonato sul battito o lievemente prima.

Con soli 2 battiti per battuta possono esserci molte note fra i battiti.. Quindi quando approcciate ad un nuovo brano cercate di battere i piedi in tempo doppio vale a dire 4 volte per battuta anziché 2 [consiglia quindi di battere gli ottavi invece dei quarti, si conterà sino a 4 ogni battuta anziché sino a 2 N.d.T.].

Questo vi aiuterà a suddividere in maniera più uniforme e simmetrica i battiti ed ad identificare le note fuori battito [le note in levare N.d.T.] aiuterà in oltre a mantenere un ritmo costante.


Identificate le frasi chiave:
Tipicamente le marce in 2/4 hanno 4 frasi per ogni parte (ogni frase lunga 2 battute) e lo schema tipico in cui sono arrangiate è A –B –A – C dove C rappresenta la frase di chiusura che si incontra alla fine di ogni frase. Identificare le frasi e la struttura del brano aiuta a memorizzarlo (a me piace segnare le frasi utilizzando evidenziatori di diverso colore). La “sfida” nelle frasi ripetute è quella di suonarle sempre nello stesso modo ogni volta che si incontrano.


Battete le mani e cantate:
dopo aver, letto la musica, segnato i battiti, marcato le frasi, cercate di battere le mani ritmicamente e/o cantare la melodia. Questo aiuta a scoprire la linea ritmica e melodica e a mettere i suoni del brano in testa prima di suonarlo con il chanter.

All’inizio suonatelo lento: Quando imparate un nuovo brano suonatelo lentamente in modo da mantenere il controllo. Usate un metronomo per incrementare gradualmente il tempo. Prima il controllo, poi la velocità. Un brano suonato veloce e in maniera approssimativa e trascurata conduce inevitabilmente ad una “brutta fine”.

Per dargli una “forma allargata” [chiaramente dopo averlo studiato e mantenendo sempre il controllo N.d.T.] lavorate sull’incremento del tempo in maniera tale da poter eseguire il brano anche lievemente più veloce rispetto al tempo desiderato. (lavorare con il metronomo aiuta in oltre a mettere in evidenza i passaggi del brano in cui si tende a correre o a rallentare).

Massimizzate le note puntate e tagliate: Tenete lunghe le note puntate e accorciate quelle tagliate. E’ semplice e ovvio ma spesso è un aspetto non preso in considerazione e compreso. Così come le Jig e i Reel possono essere suonate sia in uno stile puntato e tagliato che in maniera più uniforme e rotonda, tutte le marce in 2/4 possono essere suonate con note puntate e tagliate. Un modo brillante di suonare le marce richiede di massimizzare il contrasto tra le note tagliate e quelle puntate. Un brano eseguito alla perfezione ma che non evidenzia questo contrasto risulta essere annoiante e sciatto.

Andate oltre la musica scritta: La musica per Cornamusa non và presa alla lettera. Naturalmente tutte le note e i Doublings devono essere eseguiti come scritti, ma una maggiore espressività è richiesta in modo tale da rendere la composizione godibile ed interessante per l’ascoltatore. Il fraseggio viene enfatizzato selezionando le note che all’interno della frase musicale la caratterizzano. Diversamente da molti altri strumenti musicali, la Cornamusa ha un suono continuo ed un volume costante. Il Piper non può utilizzare le dinamiche [i crescendo e diminuendo ossia l’aumentare ed il diminuire progressivo del volume N.d.T.] e le pause, come strumenti di espressione musicale. E’ tutto lasciato alla durata. Per “sottolineare” una nota in particolare tenetela più lunga. Una regola generale è quella di enfatizzare la prima nota dell’inizio di ogni frase. Come già detto, ciò significa tenerla un po’ più lunga. (se la prima nota di una frase è tagliata o corta, enfatizzate la prima nota lunga della frase che incontrate). Questa è la vostra opportunità di mettere passione nella musica e mostrare il vostro stile. Quindi ancora una volta, tenete le note puntate e accorciate quelle tagliate, accentate le frasi e sarete sulla strada giusta per una buona espressività nelle marce in 2/4.

Un grande Doubling: Molti brani presentano, alla fine della frase, un doubling su SI (B) o DO (C) seguito da un LA basso (Low A) lungo ed un Birl. Il trucco è tenere il Doubling grande (aperto ossia separare il più possibile le 2 grace note che lo compongono). Questo permette di dare importanza alla nota senza realmente doverla tenere più lunga. E contribuisce in oltre a creare un buon effetto. Chiaramente in oltre non anticipate il Birl.

Scegliete il brano giusto: Scegliete un brano che siete in grado di imparare e suonare perfettamente. Non sceglietene solo uno. Selezionate due o tre di differente difficoltà. Sceglietene uno facile perfettamente compatibile con quello che è il vostro livello di abilità ed un altro più difficile che sarà una sorta di progetto a lungo termine. Avere più brani sotto le dita vi dà maggiori opzioni e possibilità il giorno in cui deciderete di affrontare una competizione. Per avere delle idee ascoltate cosa altri Piper del vostro livello stanno suonando. Ricordate un brano semplice eseguito bene batte sempre uno più complicato suonato in maniera pasticciata.

Ultimo dettaglio: Lo studio è un momento di scoperta. A prescindere dal brano, sia esso facile o difficile. Se vi inchiodate sempre nello stesso punto e riscontrate sempre difficoltà prendete una matita e segnatevi il passaggio incriminato. Isolatelo ed esercitatevi separatamente su esso con maggior attenzione. Non suonate un brano più e più volte da capo a fondo. Fatevi una lista delle maggiori debolezze che rivelate all’interno di un brano (esempio Birl da SI (B) e DO (C) oppure MI (E) Doublings a partire da FA (F) corti). Createvi degli esercizi specifici e lavorateci sopra. Un saggio insegnante una volta mi disse: “ Non migliorerai mai su una cosa se la eviti”.


Si, dovete marciare:
Il marciare è un importante aspetto nella buona presentazione di una marcia in 2/4. Semplicemente camminate come fareste normalmente, in accordo con il ritmo del brano che state suonando. Usate passi più lunghi per i tempi lenti e accorciate la falcata se tenete un tempo più veloce. Usate un’andatura normale. Non sbattete i piedi.

Niente perturbazioni: Siate controllati, fermi e precisi, niente ance che si stoppano, errori, cambi di tempo o variazioni estreme dal punto di vista espressivo. Se un giudice si addormenta durante la vostra esecuzione non dovrebbero esserci momenti bruschi in grado di svegliarlo di soprassalto.

Ascoltate una seconda opinione: Cercate un onesto riscontro da parte del miglior istruttore nella vostra area. Se state cominciando probabilmente avrete bisogno di lezioni regolari settimanali. Se siete suonatori avanzati in un momento di particolare motivazione, probabilmente seguirete lezioni mensili o anche meno. Anche gli strumentisti di alto livello possono sviluppare cattive abitudini che possono essere notate solo da un osservatore esterno. Cercate di registrarvi durante le sessioni di studio e le esecuzioni in pubblico, sarete sorpresi delle strane cose che sentirete.

Ascoltate grandi Piper:
Prendete alcune registrazioni di grandi Piper ed ascoltatele attentamente. Nonostante ciò che pesate e anche se non è il vostro preferito, prendete varie registrazioni di diversi Piper e comparatele ascoltate il contrasto fra gli stili e le espressioni. Che sia il modo di suonare inarrestabile e travolgente di Alasdair Gillies, l’esaltante potenza di Jack Lee, la fastosità e spavalderia di Gordon Walker o la stabilità e raffinatezza di Willie McCallum, potrete imparare molto ascoltando ognuno di questi grandi Piper.

Siate preparati: Non è un motto degli Scout è la strada che un Piper deve seguire per raggiungere il successo. Pianificate. Iniziate prima possibile. Un’esecuzione straordinaria, ha bisogno di una preparazione straordinaria. Per sviluppare al meglio una marcia in 2/4 possono volerci settimane o mesi, raramente giorni. Non cercate di comprimere i tempi o prepararvi affrettatamente. Non funziona. Non tentate di progredire solo perchè l’occasione lo impone, perchè raramente ciò accade. Solo un esercizio costante vi porterà gradualmente ad miglioramento consistente ed al controllo. La stabilita accresce la sicurezza. In fine smettiamo di parlare di Piping ed iniziamo a suonare.