DAL 1939 AL 1945

La seconda guerra mondiale si aprì con la vittorie lampo della Germania nazista sulla Polonia nel 1939 e sulla Francia nel 1940.

La Gran Bretagna, in osservanza ai trattati d’alleanza,  aveva inviato un corpo di spedizione in Francia la cui sorte fu segnata dalla guerra lampo messa in atto dalla Wermacht che costrinse i Britannici a ripiegare su Dunkuerque, da cui in due giorni si compì un piccolo miracolo di logistica per riportare al di là della manica decine di migliaia di uomini.

Il perimetro difensivo delle spiagge da cui gli uomini evacuavano era tenuto dalla 51a divisione , la famosa Highland Division. 

A questi uomini fu ordinato di tenere duro ad ogni costo, di proteggere i propri commilitoni e di rimanere saldi fino all’ultimo.

Così avvenne e quando l’operazione di Dunkuerque fu conclusa e l’ultimo guscio di noce aveva abbandonato la costa francese per riportare in patria il suo carico di soldati, la 51a divisione divisione si arrese al Generale Rommel, che a St. Valery en Caux fege prigioniera l’intera divisione, dall’ultimo soldato al generale Fortune.

La guerra non avrebbe potuto iniziare peggio per i soldati scozzesi.

Mentre la più famosa e agguerrita delle divisioni della prima guerra mondiale veniva internata nei campi di prigionia, in patria la 51a veniva riformata.

Dal 1940 al 1945 i soldati scozzesi furono impegnati sui fronti dell’Africa Settentrionale, di Grecia, di Burma, d’Italia, di Normandia, dei Paesi Bassi, della Germania e del Medio Oriente. 

Anche in questo contesto i piper continuarono a svolgere i propri compiti tradizionali.

L’evoluzione dell’esercito Britannico aveva trasformato il ruolo dei piper, non più portaferiti ma soldati specializzati addetti alle mitragliatrici di supporto dei plotoni di fanteria.

A parte questo cambiamento di funzione operativa, i piper continuarono a suonare i propri strumenti per i soldati dei rispettivi reggimenti. E nonostante la modernizzazione del conflitto, l’introduzione dell’arma corazzata, la  supremazia dell’arma aerea, la messa a punto di nuove e più efficaci armi automatiche personali, i piper continuarono a suonare anche in battaglia. A Tobruk, El Alamein, Burma, Normandia, Germania ai piper fu ordinato di suonare per guidare i propri commilitoni in azione e i piper suonarono.

Come ciò fosse possibile sui campi di battaglia della seconda guerra mondiale resta un mistero. A tal proposito, appare molto interessante la testimonianza di Bill Millin, uno dei primi soldati britannici a mettere piede sulle spiagge della Normandia.

La testimonianza di Millin ci fa capire che anche nel 1944 poteva ancora esistere un rapporto personale tra l’ufficiale in comando e il proprio piper incredibilmente affine a  quello che legava il chieftain al piper  due o tre secoli prima.