Quest’anno affidiamo il compito di scrivere una riflessione sull’ultimo gathering ad Alessio Fontana, giovanissimo piper, classe 2002.
Era un’ordinaria giornata primaverile quella in cui, alla fiorente età di dodici anni, venni malauguratamente ed inaspettatamente travolto da un’eccessiva manifestazione di follia, che mi condusse nell’arco di pochi giorni ad intraprendere un lungo ed articolato cammino che tutt’oggi mi ritrovo a percorrere: cominciai allora ad impegnarmi nello studio della cornamusa scozzese e mi avvicinai per la prima volta al peculiare quanto stupefacente mondo celato dietro questo strumento musicale.
Ogni anno, da allora, si aggiunge agli altri uno speciale periodo di festività, ugualmente se non maggiormente capace di farsi attendere con trepidazione per un anno intero e di donarmi ciascuna volta nuove emozioni ed intensi ricordi. Ogni anno arriva il momento del B.I.G. Gathering.
Solo chi come me aspetta con ansia questo evento e ritorna a casa affranto dopo la sua conclusione può comprendere l’importanza dei tre giorni passati assieme sotto il sole, o la pioggia, toscani, incessantemente accompagnati dal suono di una cornamusa (o dal grido atavico di un Velocicharra*) e da allegre libagioni il cui fine ultimo è, a scanso di equivoci, solamente quello di eludere la disidratazione. A fondamento di tutto ciò, però, non vi è solamente la condivisione di una passione musicale, che certamente riesce ad unire individui provenienti da ogni angolo d’Italia. Ciò che ispira il Gathering è anche, e soprattutto, un profondo senso di amicizia, sono la volontà ed il desiderio di rivedersi, di incontrare un’altra volta qualche vecchio amico troppo distante o di avventurarsi in nuove amicizie pronte per durare negli anni.
Oggi, passati ormai sette anni dall’inizio del mio viaggio, posso dire di essermi definitivamente perduto, di aver seguito ignaro la mia passione fino a precipitare in questo luogo di amicizia, di collettività, troppo accogliente per poter mai essere abbandonato. Dal mio arrivo ho visto questo mondo crescere ed evolversi, ho assaporato ogni esperienza con avidità e lungo il cammino ho incontrato persone preziose, il valore della cui amicizia è arrivato infine a superare la pur profonda passione che in principio, sola, mi tratteneva.
Ogni anno il Gathering riesce, con la sua convivialità, a stimolarmi tanto nello studio musicale quanto nella crescita personale: è un’iniezione di vitalità e di entusiasmo per ogni suo partecipante. Attraverso le lezioni acquisto interesse a migliorare musicalmente e grazie alla compagnia di chi mi circonda ritrovo sempre una grande fiducia nelle relazioni interpersonali. La cosa magnifica è che, puntualmente, ad ogni edizione il Gathering riesce a superare sé stesso! Le storie da raccontare aumentano, la passione cresce e le amicizie si consolidano. Non credo riuscirei a restituire verbalmente quanto questo grande gruppo di amici mi ha donato negli ultimi sette anni, posso solamente esprimere la mia più profonda gratitudine nei confronti di chi ha creato tutto ciò o contribuisce in qualsiasi modo a preservarne la prosperità. Ringrazio in particolar modo Riccardo, Alberto e Raffaele, per avermi dato la possibilità di vivere annualmente tali magnifici momenti, nonché Roddy MacLeod, per il sincero affetto che dimostra continuamente verso questa nostra, alquanto originale, comitiva.
* NDR animale quasi mitologico a metà tra un dinosauro ed un piper che si nutre di anolini, dal verso spaventoso formato da sole consonanti R e che viveva nel parmense durante l’ arrabitocene.