Ed eccomi qui per la mia prima Spring.
Avevo partecipato in passato ad un paio di Gathering, ma alla Spring School non ero mai riuscito a partecipare.
Vi confesso che sono un po’ teso, pur sapendo che incontrerò un sacco di amici; tuttavia, la presenza di Tutors scozzesi non mi lascia del tutto tranquillo per via della lingua. Sebbene il mio inglese sia discreto, negli ultimi anni la mia attività è stata prevalentemente di back office, quindi letto e scritto nessun problema, mentre le opportunità di dialogo sono piuttosto rare ….. speriamo bene.
All’arrivo (il mercoledì pomeriggio perché una Spring merita tutto il suo tempo, senza fare cose di fretta) l’atmosfera è bellissima e, dopo la sistemazione in camera, si attraversa la strada: ponce?
Cena alla Terrazza, dove facciamo la conoscenza dei Tutors: Wilson e Ailis. Dai, sono molto simpatici ed alla mano. Del resto intorno ad una tavola ed un buon bicchiere di vino non può essere che così.
Giovedì, si inizia.
Le ore di lezione, alternate ad un’ora per lo studio, scorrono veloci ed interessanti: tutti gli insegnanti (il terzo è Alberto ☺) sono bravissimi e comprendono perfettamente che non siamo professionisti, sempre però non mancando di sottolineare le mancanze e ci danno suggerimenti interessantissimi.
Nel mio gruppo di studio mi trovo benissimo, ma tutti quanti sono molto simpatici e questo rende queste giornate ancor più meravigliose.
Un po’ alla volta il mio inglese esce allo scoperto: riesco pure a scambiare qualche battuta con i Tutors. Incredibile!!
I workshops organizzati sono interessantissimi ed utilissimi: un grande grazie a Chiara, Roberto e Giancarlo per le loro relazioni.
Venerdì, sabato, domenica, i giorni scorrono con profitto e molto piacere anche perché l’organizzazione è perfetta: tutto previsto, tutto organizzato, tutto fila liscio. Fantastico e un grande grazie a coloro che si sono dedicati all’organizzazione di questo evento. Bravissimi!!
Tra di noi si aggira una bimba, Emily, 8 anni o giù di li che, a detta del papà, è innamorata della cornamusa e vuole suonare questo strumento; Emily suona il violino e quindi la musica già la conosce e me ne accorgo quando partecipa al nostro gruppo: che rabbia!! In due secondi comprende tutto e pure lo esegue, quasi senza sbavature. Bravissima!! Del resto, quando si è giovani…..
Sabato sera, dopo cena, Wilson ed Ailis suonano per noi alcuni brani, così come Alberto: che bello ascoltarli!!
Un piccolo fuori programma con la famiglia di Emily che ci intrattiene con i violini e vedere il papà con i suoi bimbi suonare insieme è davvero molto divertente.
Ed arriva la domenica, con il pranzo finale che, come nella tradizione, è più abbondante e curato; la Spring si conclude con la consegna degli attestati di partecipazione ed una ciliegina sulla torta.
Ma di questo vi racconterò personalmente al prossimo Gathering.
Un abbraccio a tutti e a presto!
Corrado